Expo 2002 Svizzera: Le Torri
2002  Bienne,Svizzera
Progetti contemporanei
Committente: Expo 2002 Svizzera
Progettisti:

Coop Himbemelbu(l)a

Consulenti al progetto:

Yann Kersal

Prodotto: Membrana in polistilene coperti da PVC
Produttore: -
Confezionatore: -
Installatore: -
Funzione dell’edificio: Padiglione espositivo
Superficie coperta: 120.000 mq
Forma della struttura: Irregolari
Zona climatica: Temperata – inverni freddi, estati miti
Funzione
della membrana:

Strutture,Involucro



 
PHOTO GALLERY

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L’esposizione nazionale in Svizzera  del 2002 fu senza dubbio l’evento più unico dell’inizio del millennio. Nel suo progetto ritroviamo un’evidente e innegabile innovazione rispetto alla tradizionale concetto di esposizione, e anche un preteso per scaturire questioni politiche ed economiche che hanno spinto ad una grandiosa operazione.A partecipare a questo progetto furono numerosi gli architetti, i quali dimostrano un modo esemplare di coinvolgere energie e pensiero,che hanno permesso alla fine di ottenere un risultato eccellente.

La realizzazione partì da un concorso nazionale indetto nel 1998, per cui si investirono circa 1,56miliardi di Franchi Svizzeri, e l’area di progetto si estendeva per 475.00 metri quadrati, superficie che riguardava tutti i padiglioni realizzati: da Bienne a Morat a Neuchatel e Yverdon-les-Bains.

Ognuno di loro doveva poi rispettare due costanti: la prima era l'uso di tecnologie avanzate, in particolare naturalmente, quelle digitali, cosa inevitabile trattandosi di una riflessione concettuale sul contemporaneo; la seconda: erano il gioco, il divertimento, un modo solare, ma non per questo poco profondo, di affrontare le questioni in modo da poter avvicinare un pubblico più eterogeneo possibile. Altro obbiettivo fu quello di non lasciare che l’esposizione si svolgesse solo su un luogo, bensì di decentrare l’Expo in  4 aree. Ad ognuna di queste aree si è attribuito uno dei temi scelti nella sua forma di coppia di termini.

Le aree erano dette Arteplage:neologismo che definisce un territorio tra terra e mare profondamente connesso e rapportato con le strutture urbane rispettivamente installate.Le Arteplage sono quindi momenti di realizzazione, avvenimenti,agorà culturali, scientifiche e lucide che sviluppano ciascuna un diverso tema.

Le tre Torri: “Potere e Libertà” a Bienne

Furono progettate da Coop Himbemelbu(l)au.

Sono situate su una piattaforma galleggiante di circa 120.000m2 unita alla terra ferma  da un ponte passerella lungo 450 m e alto 38,47, e sono alte circa 40 m.Dalle forme non regolari, con andamenti sinuosi e linee spezzate, le torri sembrano oggetti quasi spaziali.

Sono qui poste per simboleggiare il potere e la ricchezza,e come l’ archetipo  biblico del gigante dai piedi d’argilla,il poter qui poggia su fondamenta fragili, il fondale del lago.La loro struttura è concepita con 120 tonnellate ciascuno di cemento armato, rivestito con una membrana leggera in PVC.

La membrana utilizzata assicura delle ottime caratteristiche a livello meccanico una volta conclusa la struttura. Le fibre sono legate tra loro in forma di fili e assemblate grazie al processo di tessitura, il filo usato è in fibra di polistilene ad alta tenacità.

La caratteristica importante di questo tessuto è la trasmissione della luce al suo interno.Questo tipo di membrana totalmente trasparente prende il nome di PVC CRISTAL.

Il tutto realizzato nel cantone di Neuchatel, ed è stata trasportate fino alla piattaforma di Bienne e poi venne assemblata sul posto. Durante la sera poi queste torri assumono dei colori fantastici  e particolari, ancora di più ad accentuare il loro carattere quasi inumano. Ad occuparsi del illuminazione fu Yann Kersal, un artista francese.

Le torri rappresentano ognuno veri e propri simboli di potere , il contenuto è poco rilevante, però quello che più conta è l’aspetto esterno.

 E’ solo decorativo, infatti una ospita i sistemi di collegamento al ponte, la terza, più distaccata,la “Torre dei suoni”, o comunque in generale sono dei padiglioni, espositivi, ospitano il palcoscenico principale e  il parco giochi.

Alcuni chiamano queste costruzioni “Le caffettiere” per via della loro forma curiosa. Ad ogni modo ,ogni linea della costruzione ha un significato: di linee verticali del potere, la passerella contrappone gli orizzonti della libertà individuale, di comunicazione fra uguali, di realizzazione di sé.

Non sono comunque solo delle torri ma anche un grosso discorsi dei visitatori, e trasmette tutto, rielaborando i vari suoi

elemento musicale elettronico, che raccoglie i suoni dell’ambiente , come per esempio l’acqua, il vento , i passi e i o da computer o da  musicisti che si trovano all’interno nella capsula di regia appesa a tre metri di altezza.

Ritroviamo poi il padiglione di "Soldi e valori, l'ultimo tabù", un parallelepipedo interamente ricoperto da un sottilissimo strato d'oro. All'interno, una miriade di immagini, oggetti e installazioni investe gli spettatori, li accompagna in un mondo tutto materiale, dominato dal denaro. Ma al centro una macchina distrugge banconote.

CREDITS
Federica Rongone
FONTI BIBLIOGRAFICHE
Detail,N° 7/8 del 2002, Expo .02 inder Schuweiz
www.coophimmelblau.a
www.ykersale.com
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FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI