Uso temporaneo
Padiglione Finmeccanica
Fanborough, Londra , 2006
Progetti contemporanei
Committente: Finmeccanica SpA
Progettisti: Studio Gris-co
Consulenti al progetto:

Gruppo Bodino SpA;

Bassignana-Bertelli (prog. acciaio);

Form TL (prog. membrane).

Prodotto: poliestere/pvc e film pvc trasparente
Produttore: -
Confezionatore: Canobbio SpA
Installatore: Canobbio SpA
Funzione dell’edificio: spazio espositivo temporaneo
Superficie coperta:

1000 mq

Forma della struttura: forma libera di dimensioni 44x45x35 m e altezza massima 9m
Zona climatica: temperata
Funzione
della membrana:
51 pannelli perimetrali in cuscini pneumatici e tetto pressostatico

DETTAGLI COSTRUTTIVI:  linkAttacco a terra
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Il padiglione Finmeccanica è un'architettura temporanea reallizzata per l’Airshow 2006  e riutilizzabile dal committente per le successive edizioni della fiera internazionale degli aeromobili, su progetto architettonico dello Studio Gris e con il contributo del Gruppo Bodino per la progettazione produzione e installazione delle carpenterie metalliche, dello studio di ingegneria Bassignana-Bertelli per l'analisi strutturale, dell’azienda Canobbio e dello studio Form TL per la progettazione, produzione e installazione delle parti pneumatiche a doppia membrana.

Il padiglione ha la fisionomia di un originale oggetto architettonico, effimero e raffinato nella sua veste esteriore in pvc trasparente, caratterizzato all’interno dalla luminosità diffusa del tessuto in poliestere/pvc che volutamente neutralizza la percezione delle diverse aree espositive e dall’evidenza strutturale dell’acciaio verniciato in bianco dal design ricercato, che conferisce al padiglione un sottile e molto controllato carattere high-tech.

L’esposizione di modelli di aeromobili e di apparecchiature elettroniche sofisticate richiesto da Finmeccanica  ha comportato per i progettisti la necessità di organizzare uno spazio interno libero da colonne e al contempo quella di creare un’atmosfera confortevole e in sintonia con il carattere innovativo che il committente intende restituire ai visitatori.

La previsione di un rapido smontaggio di tutte le parti del padiglione una volta conclusosi l’evento e di un suo altrettanto agevole rimontaggio per le future edizioni ha significato orientare la scelta verso materiali leggeri (acciaio e  membrane) e modalità costruttive evolute (a secco e pneumatiche) in modo da ridurre il numero dei componenti da montare, semplificare la manovrabilità da parte degli operatori e consentire un idoneo stoccaggio dei pezzi durante il periodo di non utilizzo.

Il padiglione Finmeccanica è costituito da 16 colonne, 18 pezzi componenti la trave reticolare di coronamento, 23 pezzi componenti le 10 travi di copertura, una rete di cavi stabilizzanti e due layer tessili per il tetto pneumatico, 51 pannelli pneumatici di chiusura verticale e 3 porte di ingresso. Per il montaggio di tutti questi pezzi della struttura e dell’involucro sono necessari 5 giorni di lavoro di sei operai dotati soltanto di muletti trasportatori. Quattro gru sono necessarie solo per una mezza giornata, per sollevare e stabilizzare la struttura del tetto e il suo rivestimento tessile sulle teste delle sedici colonne in acciaio.

Anche la concezione strutturale ha un ruolo significativo non soltanto per ridurre il peso e la maneggevolezza dei componenti, ma soprattutto per ottenere uno spazio interno il cui impianto strutturale si traduca in una leggerezza e leggibilità immediata dello spazio architettonico. La leggerezza visiva delle parti in acciaio è enfatizzata anche dalle scelte architettoniche relative alle parti di chiusura.

L’architetto Gris inizialmente sottopose alla committenza differenti proposte di trattamento della pelle esterna del padiglione, che prevedevano in alternativa l’impiego delle lamiere stirate o di ampie vetrazioni o di superfici pneumatiche in tessuto trasparente e colorato.

La scelta finale si è orientata verso quest’ultima opzione non soltanto per le potenzialità formali espresse dalla proposta progettuale ma anche per un indubbio fattore di contenimento dei costi di costruzione. L’impiego del tipo più economico, maneggevole, adatto alla piegatura e alla pressurizzazione tra tutte le membrane oggi disponibili per applicazioni tensili sul mercato - il tessuto di poliestere/pvc - ha consentito al progettista di interpretare nel modo più originale ed efficace ancora una volta i vincoli della committenza.

L’idea di realizzare dei cuscini pneumatici accoppiando un layer interno di tessuto di poliestere/pvc con uno esterno in film trasparente di pvc rappresenta un’innovazione proposta dall’architetto Gris e sposata con entusiasmo e competenza dal confezionatore Canobbio. Sono stati pertanto necessari in fase di progettazione esecutiva lo studio e la verifica mediante test biassiali delle differenti modalità di resistenza a trazione e di dilatazione al calore della pelle interna in tessuto e della pelle esterna non tessuta, e la realizzazione di prototipi di cuscini sui quali sperimentare le modalità di confezione e di assemblaggio in cantiere più opportune alla semplificazione del montaggio e alla garanzia dell’integrità dei pezzi a fine smontaggio.

Il risultato è un involucro tessile scintillante di giorno grazie alla trasparenza del film esterno in pvc e di grande permeabilità alla radiazione solare  grazie alla traslucenza del tessuto interno in poliestere/pvc. La capacità delle membrane di trasmissione della radiazione luminosa sono altrettanto pregevoli dopo il tramonto del sole, quando l’impianto di illuminazione artificiale inverte la direzione del passaggio della luce attraverso l’involucro, creando un’architettura colorata e luminescente, di grande impatto visivo nella pianura di Fanborough.


Video intervista
arch. Stefano Gris, Studio Gris-co, Padova
dott. Gianni Vannelli, ufficio commerciale Canobbio spa, Castelnuovo Scrivia
dott. Roberto Canobbio, ufficio tecnico Canobbio spa, Castelnuovo Scrivia
CREDITS
Testi a cura di Alessandra Zanelli
FONTI BIBLIOGRAFICHE
Zanelli Alessandra, 2007, "Acciaio in esposizione", in Costruzioni Metalliche, n. 1, gen-feb.2008.

Gris Stefano, Architettura pneumatica. Finmeccanica: il padiglione, Il Poligrafo, Padova, 2006.

Bögner-Balz Heidrun, Zanelli Alessandra (a cura di), Ephemeral Architecture. Time and Textiles, Atti del Convegno internazionale Tensinet Symposium 2007, Politecnico di Milano, 16-18 aprile 2007, Libreria Clup, Milano.

Zanelli A., Trasportabile, trasformabile. Idee per architetture in movimento, CLUP, Milano, 2003.
FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI
archivio Canobbio
Archivio Finmeccanica
Archivio Gris, foto di C. Guizzo
schemi analisi strutturale: studio di ingegneria Bassignana-Bertelli