Tempo d'uso: reversibile
Struttura a arco reticolare a losanga - RWTH
Aquisgrana, D
Progetti contemporanei
Committente: Technische Hochschule Aachen – SFB 532
Progettisti: Schneider H. N.,  Schaetzche C.,  Bergmann I.
Consulenti al progetto: Hegger J., Will N.
Prodotto: Cemento tessile (cemento e fibre sintetiche)
Produttore: -
Confezionatore: Institut für Massivbau
Installatore: Institut für Massivbau, Institut für Baukostruktion und Entwerfen
Funzione dell’edificio: -
Superficie coperta:

Modulo 17 mq.

Scocca c.a. 100 x 60 x 16 cm
Forma della struttura: Forma sinclastica a rombo
Zona climatica: -
Funzione
della membrana:
Strutturale

 
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Tra gli esiti di ricerca e sviluppo nell’ambito di un settore di ricerca straordinaria SFB 532, in collaborazione interdisciplinare con altri istituti di ricerca tedeschi, promossa dalla Società di ricerca tedesca (DFG- Deutsche Forschungsgesellschaft), relativa ai principi di sviluppo della nuova tecnologia del cemento tessile, il dipartimento di costruzione edilizia 2 della Technische Hochschule di Aquisgrana ha presentato alcuni progetti e prototipi di sistemi costruttivi con il cemento tessile.

Tra questi progetti vi è quello di una struttura portante reticolare a rombi, a forma di arco. Appartiene alle strutture di copertura reticolari composte da aste in cemento tessile, una tecnologia avanzata del calcestruzzo, in cui l’armatura è una maglia in tessuto di fibre di carbonio. La tecnologia strutturale a gusci reticolari a rombi ha avuto origine nel 1905 e si era sviluppata per padiglioni ad arco con singole lamelle di legno incrociate, soppiantate negli anni ’50 da elementi in acciaio e alluminio.

Il gruppo di ricerca di Aquisgrana ha reso possibile nel 2005 la prefabbricazione di un prototipo di struttura reticolare a losanga, una piccola struttura ad arco, con luce che può variare da 8 a 15 m e altezza di 3 m, di produzione e assemblaggio estremamente facili. Vengono realizzate singole scocche a rombo, dal peso di 25 kg, con pareti sottili (25 mm), la cui connessione avviene tramite semplici viti e bulloni negli snodi de la geometria.

Queste reti ad aste tridimensionali necessitano di meno materiale fino al 30% in peso rispetto a strutture ad arco costruite con la gerarchia di travi primarie e travi secondarie.

La disposizione degli elementi avviene tramite la disposizione obliqua del loro lato stretto, andando a configurare un arco.  Le prime scocche alla base si impostano, tramite bulloni, su una apposita trave in acciaio, munita di alloggiamenti, sempre in acciaio, per i vertici delle scocche a rombo. Si procede nel montaggio, tramite puntelli di sostegno, alla sovrapposizione delle losanghe, fino a costituire l’arco. Dopodichè vengono rimossi i puntelli. In alcune losanghe, con una disposizione regolare, vengono inserite nel lato corto del rombo delle barre di acciaio, con la funzione di controvento. 

Il peso complessivo della struttura a arco è di 900 kg. E’ stata prevista la possibile integrazione di elementi di chiusura e copertura, chiaramente a forma a rombo, lungo le fughe delle scocche.

Questi elementi estremamente esili riconducono ad una rappresentazione prima d’ora mai connessa alle potenzialità del calcestruzzo.

CREDITS
Testi a cura di: Carol Monticelli, Lucia Ticozzi
FONTI BIBLIOGRAFICHE
Schneider H. N., Bergmann I., Schaetzche C., 2004, Leichte Betontragwerke, in Detail, n. 7/8, pp. 844-854
Schneider H. N., Schaetzche C., 2007, Textilbeton – Ergebnisse aus Forschung and Entwicklung, RWTH Aachen

Schaetzche C., Schneider H. N., 2005, Leichte Konstruktionen. Tendenz Entmaterialisierung einer Bauweise, in RWTHTHEMEN, n. 1, pp. 42-43

FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI
Fig. 1-5: Schneider H. N., Schaetzche C., 2007, Textilbeton – Ergebnisse aus Forschung and Entwicklung, RWTH Aachen