Tensostrutture
I ponti nell'Europa occidentale
Europa, 1617 d.C.
Percorsi evolutivi
Epoca: XVII secolo d.C.
Utilizzo: Civile
Luogo: Europa occidentale
Caratteristiche: -
Materiali: Legno e ferro
Dimensioni: -
Tipologia: Archetipo dei ponti sospesi
Progettista: -
APPROFONDIMENTO
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Le prime descrizioni sui ponti sospesi apparsero in Europa attorno al 1617 d.C., forse ispirati e influenzati dagli esempi cinesi, in alcuni schizzi pubblicati da Faustus Verantius nel suo libro Machinae Novae. Nei disegni, tra gli altri, spiccano due modelli in particolar modo, che anticipano le moderne tipologie di ponti sospesi. Il primo è un piccolo ponte portatile, il piano di percorrenza con impalcato in legno è sostenuto da una serie si cavi agganciati a funi sospese superiori per mezzo di pulegge. Il piano della passerella può essere regolato sia verticalmente che orizzontalmente attraverso le funi e le relative carrucole.

Due piloni principali, da entrambe le sponde, sorreggono i cavi di sostegno superiori, che anche a carico nullo hanno una configurazione rettilinea proprio come i più recenti ponti, mentre l’ancoraggio a terra degli stessi ne permette la tenuta e la regolazione delle tensioni ( Fig. 1 ). Un ulteriore cavo installato dalla cima dei piloni ed ancorato a terra consente di contrastare le spinte orizzontali, verso l’interno della campata, dovute al peso proprio dell’impalcato e dei carichi accidentali. Un secondo schizzo di Faustus Verantius, nella stessa pubblicazione, illustra un’altra tipologia di ponte sospeso, a struttura portante mista con stralli, cioè funi in fibre naturali o in metallo disposte diagonalmente, e catene di sospensione.

L’intera struttura, sia le funi di sospensione che gli stralli, era costituita da cavi composti da barre in ferro battuto con anelli di congiunzione alle estremità.
Gli elementi a catena erano fissati a vere e proprie torri in muratura posizionate sull’argine del fiume ( Fig. 2 ). Le tipologie studiate e disegnate da Verantius stupiscono per la loro modernità, poiché anticipano di quasi duecento anni le caratteristiche architettoniche dei ponti sospesi che si svilupparono con maggiore attenzione e capacità nel XIX secolo.

CREDITS
Testi a cura di Pamela Foresti
FONTI BIBLIOGRAFICHE
Drew P., Tenisile Architecture, Crosby Lockwood Staples, London, 1976
Sguerri L., Storia e Tecnica delle Tensostrutture, dai ponti sospesi alle architetture in legno lamellare, Biblioteca Galileo, Padova, 1995
FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI
Fig. 1-2: Drew, 1976