Tensostrutture
I ponti primitivi
Cina , 90d.C.
Percorsi evolutivi
Epoca: I secolo d.C.
Utilizzo: Civile
Luogo: Cina
Caratteristiche: -
Materiali: Fibre naturali: bamboo
Dimensioni: -
Tipologia: Archetipo dei ponti sospesi
Progettista: -
APPROFONDIMENTO
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Alcuni testi del 90 d.C. testimoniano la presenza dei primi rudimentali ponti sospesi. La necessità di costruire queste strutture nacque dal bisogno delle popolazioni indigene di attraversare i naturali avvallamenti, fiumi e fossati tipiche delle montagne dell’altopiano asiatico.
Molte delle prime strutture sospese si devono ai pellegrini cinesi buddisti, che, nel loro percorso verso l’India agevolarono il lungo viaggio costruendo numerosi ponti.


Le forme delle prime catenarie seguirono uno sviluppo costante, partendo dalla semplice corda ai più complessi ponti con impalcato in legno.
La singola fune permetteva di attraversare una gola appendendovi una cesta in cui era possibile entrarvi, o più pericolosamente, spostarsi su di essa solo con l‘ausilio di braccia e gambe ( Fig. 2). Un secondo cavo venne aggiunto in modo che il passante potesse camminare su una fune e reggersi con l’altra, ma il transito risultava comunque oscillante e pericoloso ( Fig.1-3). Una terza corda rese questo sistema più sicuro: disposte a “V”, le corde erano collegate fra di loro ad intervalli regolari da sottili funi per offrire un passaggio più stabile, in questo modo il viandante aveva a disposizione un doppio “corrimano”a cui aggrapparsi ( Fig. 4).In seguito una quarta corda fu aggiunta alla tipologia a V, tale da formare una struttura tubolare continua, chiusa e protetta da una rete di fibre naturali.

La tipologia che più si avvicina ai ponti contemporanei è quella che utilizza un impalcato di assicelle in legno trasversali poggiate sopra tre o quatto cavi di sospensione. In seguito, intuitivamente, si comprese che se le tavole fossero state appese ai cavi di sostegno invece che poste al di sopra, la flessibilità dovuta al peso si sarebbe ridotta apportando significativi vantaggi di stabilità ( Fig. 5). Indipendentemente dalla tipologia del ponte, i cavi principali di sostegno, costruiti intrecciando tre o più funi di bamboo di circa 5 cm di diametro, erano ancorati a grossi massi o a tronchi d’albero situati nelle vicinanze.  Il grande problema di questi primi esempi di ponti sospesi, oltre ovviamente all’instabilità flessionale dei cavi dovuti al peso proprio e a quello del passante e alle oscillazioni in caso di vento, era il veloce deterioramento dei materiali utilizzati per la loro costruzione e il conseguente allentamento della struttura. Ciò rendeva questi ponti pericolosamente insicuri dato che la stabilità dipendeva esclusivamente dalla capacità delle corde di sopportare gli sforzi tensionali.

CREDITS
Testi a cura di Pamela Foresti
FONTI BIBLIOGRAFICHE
Drew P., Tenisile Architecture, Crosby Lockwood Staples, London, 1976
Sguerri L., Storia e Tecnica delle Tensostrutture, dai ponti sospesi alle architetture in legno lamellare, Biblioteca Galileo, Padova, 1995
FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI
Fig. 1-5: Drew, 1976