La vicinanza territoriale della Cina con le popolazione del centro Asia, in particolare Mongoli eTibetani, determina significative ibridazioni tipologiche. Uno dei più significati contributi del popolo tibetano alla cultura cinese è rappresentato dal trasferimento e affermazione della tipologia di tenda kibitka.

I mongoli non furono però l'unica popolazione che influì sulle modalità di vita della cultura cinese; è documentato che il popolo tibetano, fin dai secoli VII e VIII vivesse in tende, durante i periodi estivi.

Queste tende in cinese vengono chiamate “Fu-lu” che significa palazzo, o campo militare.

Gli accampamenti erano organizzati come fortezze a protezione della tenda reale posta nel centro e sopraelevata su una piattaforma protetta da tre file di paraventi. Questi palazzi mobili ed effimeri componevano vere e proprie città.

L’elegante tenda in figura, ritratta da Chao-Meng-Fu è caratterizzata da una forma molto particolare, determinata dalla ibridazione di tipologie cinesi e mongole.

La tenda è aperta su un lato e è corredata da un tetto piramidale sostenuto da un palo centrale e da quattro sostegni laterali. Un telo antecedente alla tenda ne segna l’accesso. Sembra fosse pratica comune corredare la tenda con una serie di elementi tessili lineari posti come tante schermature a racchiudere l’area di pertinenza regale.