Tendostrutture
Field of cloth of gold
1520 d.C.
Percorsi evolutivi
Epoca XVI secolo
Utilizzo Militare, ludico, politico
Luogo Ardes, Francia
Caratteristiche guglie e pinnacoli, preziose decorazioni
Materiali Tessuto di cotone damascati e decorati
Tipologia Tenda singola parasole, a galleria, a padiglione
Progettista Hans Roest , Richard Gibson
APPROFONDIMENTO
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PHOTO GALLERY

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L’incontro tra Francesco I ed Enrico VIII nel giugno del 1520 rappresenta un momento cruciale per l’affermazione dell’uso di strutture tensili in accampamenti militari rinascimentali. La ricchezza e la grandiosità delle tende realizzate per i due accampamenti fu tale da determinare il nome dell’evento ricordato infatti come : il Campo del Panno d’Oro.

Questo incontro, non tanto militare ma piuttosto di carattere politico e ludico può essere considerato come la prima esposizione universale della storia, infatti accanto alle riunioni politiche dei due sovrani e dei rispettivi consiglieri erano organizzate attività di diversa natura, tornei cavallereschi, rappresentazioni teatrali e musicali, banchetti e giochi sportivi.

Si stima che il numero di tende prodotto e montato per ciascun accampamento fosse di circa 400 unità, numero mai raggiunto prima da nessun altro accampamento militare occidentale. Ciascun accampamento rivela precise peculiarità e differenze sia nelle tipologie utilizzate che nei materiali riflettendo la diversa matrice culturale dei due regnanti.

L’articolazione spaziale delle tende, in alcuni casi anche molto complessa, era costituita attraverso la sovrapposizione e la ripetizione di moduli di base semplici costituiti da una singola tenda a padiglione interconnesse attraverso elementi ausiliari come gallerie, tende piramidali e tende coniche. Le strutture di sostegno erano costituite da pali in legno ricoperti da un doppio strato di stoffe, uno grezzo a creare un sottofondo e uno superiore di finitura riccamente decorato.

Le tende francesi erano estremamente alte e compatte, caratterizzate da elementi individuali quali guglie e pinnacoli innalzati sulle coperture; al contrario quelle inglesi avevano un andamento prettamente orizzontale generando in pianta un labirinto di forme bizzarre. E’ possibile che i progettisti di queste strutture avessero preso come riferimento alcuni edifici tradizionali e particolarmente significativi delle due diverse culture.

La predilizione del re francese per il decoro e la stravaganze delle forme è chiaramente riscontrabile nella scelta dei colori e dei materiali di rivestimento e finitura delle tende in massima parte oro, argento, velluto e satin. E’ documentato che il costo totale dell’accampamento francese ammontasse a circa £ 195.546,11 e che gran parte della cifra fosse dovuta non tanto al confezionamento delle tende ma alla loro decorazione.

Francesco I aveva a disposizione un padiglione corredato da tre tende ausiliarie per il suo uso personale; quindici padiglioni più piccoli erano allestiti in prossimità della dimora del re per ospitare i suoi famigliari compresa la regina madre. Non sono noti molti dettagli sulla forma e le dimensioni del padiglione reale salvo che dovesse avere un torrione centrale molto alto, circa 60 passi di forma circolare, diametro circa 16 passi. La forma particolarmente affusolata dovette creare non pochi problemi di stabilità, sembra infatti che durante un temporale il palo centrale si ruppe distruggendo gran parte delle tende vicine.

Il padiglione, costruito come un vero e proprio palazzo, consisteva in circa 32 muri con 4 gallerie di collegamento che costituivano un passaggio coperto per raggiungere tutte le stanze dell’abitazione. I colori dominanti erano l’oro e il velluto blu, il cappuccio della guglia centrale era decorato con una sfera dorata su cui era posta la statua si San Michele, patrono di Francia. In tre padiglioni più piccoli, sempre collegati al principale erano collocati una cappella, un guardaroba e una camera del consiglio.

Tutti i padiglioni erano corredati di lucernari e finestre per l’ingresso della luce naturale e per l’aerazione dei locali. Un ritratto del padiglione reale di San Michele è fornito da Hans Roest (fig.1)

Dopo questo evento sembra che molte tende e padiglioni siano stati acquistati dai nobili di corte per essere riutilizzati in battaglie successive.

L’accampamento inglese, nonostante fosse parimenti lussuoso non fu riutilizzato in altre occasioni in quanto meno avvezzi ad alloggiare in padiglioni temporanei.

Richard Gibson, sergente delle tende, fu in massima parte responsabile dell’organizzazione della struttura dell’accampamento inglese. Il dipinto in fig.2 raffigura un cluster molto articolato definito da tre alte tende parasole e due padiglioni interconnessi da basse gallerie a formare una croce latina. I tre bracci perpendicolari terminano in piccole tende a padiglione, mentre i corpi centrali terminano in padiglioni più grandi allineati che costruiscono gli ingressi principali.

I pali di sostegno della struttura sono ornati da pennacchi dorati con statue e motivi floreali. Il dipinto in fig. 3 rappresenta un primo modello di taglio per il confezionamento di una parte del padiglione; la cura nella progettazione dei ricami della stoffa dimostra la preziosità dell’artefatto.

Lo sviluppo di elaborati cluster di tende interconnessi tra loro rispecchia la struttura sociale rinascimentale costituita per rigide gerarchie tutte gravitanti attorno alla figura centrale del sovrano.

La stravaganza e la ricchezza delle decorazioni delle tende rinascimentali vuole essere un tributo e al contempo una evocazione dei valori cavallereschi medioevali.

In Inghilterra la carica di Sergente delle Tende sopravviverà ancora per qualche secolo durante il regno di Elisabeth I, James I e Charles I fino alla Restaurazione. Di conseguenza con il passare dei secoli anche l’uso delle tende per scopi ludici e civili decade, rimanendo solo una prerogativa del mondo militare.

CREDITS
Testi a cura di: Cristina Mazzola
FONTI BIBLIOGRAFICHE
http://www.greydragon.org/library/tentpics/
http://www.mainlesson.com/
 Drew P., Tensile Architecture, Granada ed., Torornto, 1979.
FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI

Fig. 1-6-7: tratte da: http://www.currentmiddleages.org/tents

Fig. 2-3-4-5: tratte da Drew P., 1979