Tendostrutture
Imahan Tuareg
1700 d.C.
Percorsi evolutivi
Epoca XVIII secolo
Utilizzo civile, abitazione
Luogo Africa e deserto del Sahara
Caratteristiche Tenda poligonale
Materiale Stuoie in pelli ovine, intelaiatura in legno
Tipologia
Progettista
APPROFONDIMENTO
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PHOTO GALLERY

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I Tuareg abitano in tende poligonali (imahàn) con il tetto piuttosto appiattito costruite con stuoie e mediamente una quarantina di pelli ovine: la solida struttura non fa temere le tempeste di sabbia. Il rivestimento è chiamato velum ed è solito essere uguale per tutti i gruppi, l’intelaiatura invece è cambiata secondo il clan.

La tenda viene orientata secondo la direzione del vento e in caso di tempeste viene assicurata a terra tramite delle pietre, alla fine del montaggio il "pavimento" viene cosparso con sabbia fine. Un imahàn può ospitare una grande famiglia che se la divide secondo la tradizione: capofamiglia e figli maschi da una parte, moglie e figlie nubili dall’altra.

La preparazione del materiale che servirà per costruire la tenda, necessita di una lunga lavorazione: la pelle di capra richiede la rasatura, la concia tramite il tannin, l’impermeabilizzazione e la tintura, solita essere rossa, e pure la preparazione della stuoia che costituisce le pareti necessita di moltissimo tempo.

È detta asseber ed è decorata con immagini stilizzate di animali, oggetti e simboli tipici: richiede un intero anno di lavoro di due donne e questo spiega perché sia un pezzo così pregiato.

Talvolta vengono utilizzate capanne provvisorie costruite con rami e pelli solite ad avere la pianta ovale e il tetto a volta. La tenda viene fornita dalla donna al momento del matrimonio che se la porta via in caso di divorzio.

Sempre alla donna spetta il compito di scegliere il posto dove accamparsi e di montare la tenda.

All’interno sono disposti, al sicuro dalle termiti, su delle specie di forcelle di legno, gli oggetti preziosi e fondamentali: selle di dromedario, le calebasse con il latte e i formaggi, sacchi di miglio e otri di acqua.

Vi sono minoranze sedentarie che abitano nelle oasi dentro classiche case berbere mentre altre, che vivono nel Sahel, utilizzano altri tipi di tende che richiedono un montaggio molto complesso. In estate, i Tuareg nomadi, utilizzano il dahmùs: una speciale tenda che sta per metà sotto terra quindi resta più fresca.

CREDITS
Testi a cura di : Cristina Mazzola
FONTI BIBLIOGRAFICHE
A.A.V.V., History if tent construction, in Detail 6/2000.
Berger H., Light structures, structures of light, Arthur House, Indiana, 2005.
Singer C., Holmyard E.J., Hall R., Williams T., Storia della Tecnologia, vol. I, Paolo Boringhieri, Tornino.
Zanelli A., Trasportabile, trasformabile. Idee per architetture in movimento, CLUP, Milano, 2003.
FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI

Fig.1: tratta da : Berger H., 2005.

Fig.2-5: tratta da: http://www.vitruvius.com