Tendostrutture
Kibitka cinese
1736 d.C.
Percorsi evolutivi
Epoca XVIII secolo
Utilizzo Militare e civile
Luogo Cina e Tibet
Caratteristiche testo
Materiali Pali in legno, tessuti decorati in oro
Tipologia derivata dalla Kibitka mongola
Progettista
APPROFONDIMENTO
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L’influenza mongola sul territorio cinese è evidente nella tipologia della tenda Kibitka che evidenzia una diretta paternità tipologica con lo yurta soprattutto per il sistema portante della copertura in legno intrecciato.

L’uso della kibitka si consolida durante la dinastia di Ch’ing.

La complessa articolazione del campo dell’imperatore consisteva in una moltitudine di kibitkas e tende cinesi più semplici (mai-han) costituite da stoffe di colore blu sostenute da due o più pali uniti da travature orizzontali in legno.

La tenda reale(fig.1) era costituita da una ampia copertura circolare a cupola in pelle decorata dotata alla sommità di un oculo per l’evacuazione del fumo. La copertura era sostenuta da un insieme di sostegni in legno che in corrispondenza dell’ingresso definivano una pensilina di accoglienza.

Le tende mai – han, utilizzate dai soldati ordinari erano molto spartane, non erano impermeabili e non presentavano nessuna possibilità di essere riscaldate. Venivano disposte a cerchio in due schiere attorno al recinto reale a sua volta formato da una moltitudine di kibitkas.

Queste tende erano invece finemente decorate ed erano dotate, sulla loro sommità di flap per la fuoriuscita del fumo prodotto dall’accensione di fuochi al loro interno per riscaldarle.

CREDITS
Testi a cura di: Cristina Mazzola
FONTI BIBLIOGRAFICHE

 Drew P., Tensile Architecture, Granada ed., Toronto, 1979.

Rudosfky B., Architecture without Architecs, Garden City, New York, 1964.
Willets W., Foundations of Chinese Art, from neolithic pottery to modern architecture, London
FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI

Fig.1-2: Drew P., 1979