John Augustus Roebling
1808-1869 d.C.
Percorsi evolutivi
Epoca: XIX secolo d.C.
Luogo: -
Caratteristiche: -
Materiali -
Utilizzo: -
Tipologia: -
Progettista: John Augustus Roebling
APPROFONDIMENTO
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Il contributo di Roebling nel campo dei ponti sospesi è stato di fondamentale importanza nel rendere stabili e sicure le strutture sospese, che di anno in anno raggiungevano dimensioni sempre più ardite, ma poco sicure. Egli intuì che il problema primario dei grandi ponti sospesi era l’instabilità, dovuta fondamentalmente all’inadatto grado di rigidità del piano di percorrenza. Sebbene il peso proprio della struttura fosse un elemento fondamentale per la solidità, se non integrato da un’idonea rigidità del piano, poteva essere invece, proprio la causa di rotture o di deformazioni.


Roebling studiando a fondo i collassi delle costruzioni precedenti, capì che la soluzione ottimale per l’irrigidimento dell’impalcato era da ricercarsi nella giusta la combinazione di peso proprio, di sostegni e di travi, senza aumentare in maniera eccessiva il peso della struttura, poiché l’obiettivo era quello di ottenere il più alto grado di rigidezza con il minor impiego di materiale. Nei suoi progetti, inoltre, non furono utilizzati cavi in ferro, ma in acciaio, aumentando in maniera significativa la resistenza dei cavi ed eliminando il problema della ruggine.Sia nel progetto del ponte del Niagara Falls Bridge e nel suo capolavoro, il Brooklyn Bridge, Roebling sviluppò anche un altro metodo per posare i cavi.

Contrariamente al metodo europeo proposto da Seguin in cui i cavi a fasci paralleli prima di essere messi in opera venivano preformati su supporti appositamente costruiti, il sistema messo a punto da Roebling prevedeva che i fili d’accaio fossero disposti singolarmente nei loro appoggi, in modo che ognuno assumesse, sotto il proprio peso la configurazione d’esercizio. Grazie al contributo di Roebling, i tecnici americani divennero i maggiori esperti nel campo delle costruzioni dei ponti sospesi.

CREDITS
Testi a cura di Pamela Foresti
FONTI BIBLIOGRAFICHE
Drew P., Tenisile Architecture, Crosby Lockwood Staples, London, 1976
Sguerri L., Storia e Tecnica delle Tensostrutture, dai ponti sospesi alle architetture in legno lamellare, Biblioteca Galileo, Padova, 1995
http://it.wikipedia.org
FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI
Fig.1: http://fr.structurae.de