Yacht Vigilant
1893 d.C.
Scoperte invenzioni innovazioni

Nat Herresshoff, ingegnere navale americano, riuscì con gli strumenti del tempo a applicare metodi scientifici alla progettazione delle imbarcazioni. Era considerato il ‘mago’ dei progetti di scafi. Ha progettato lo scafo Vigilant nel 1895, tecnicamente aggiornato anche rispetto a altri esempi di scafi, costruiti con fasciame di legno su struttura in acciaio, di un ingegnere scozzese Watson, comparsi in quegli anni e ritenuti assai innovativi. Il nuovo scafo aveva struttura in acciaio con profilati e tiranti di tipo aeronautico, il fasciame dell’opera morta e del ponte in lega di alluminio, conferendogli maggiore rigidità con minor peso. Era considerata una vera “pila” destinata a durare giusto il tempo delle regate. La profondità della chiglia è di sei metri di immersione, notevolmente enorme. Questa imbarcazione, disegnata e realizzata per la sfida di Coppa America del 1985, inaugura l’epoca dei grandi skimming dish, yacht lunghi, piatti, con enormi slanci e velature. L’attrezzatura è ancora quella tradizionale, con un accorciamento verso il centro della zavorra. I progetti di Nat Herresshoff hanno segnato per un ventennio la storia dello yachting e l’evoluzione tecnologica della progettazione e realizzazione degli scafi.

Gli yacht cominciavano ad essere concepiti come vere macchine da corsa, ormai senza caminetti, tappeti, ma con scafi rigidi, piani velici immensi, alberi in materiale metallico: più leggeri rispetto a quelli in legno, ma anche più delicati, dal momento che le tecnologie di lavorazione dell’acciaio non permettevano ancora a quel tempo un sicuro controllo dei dimensionamenti.


CREDITS
Testi a cura di: Carol Monticelli

Yacht Vigilant
Chiglia dello Yacht Vigilant realizzata per la sfida di Coppa America del 1985.
FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI
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 Giorgetti F., 2007, Yacht di regata – storia ed evoluzione, White Star, Vercelli
FONTI BIBLIOGRAFICHE
Giorgetti F., 2007, Yacht di regata – storia ed evoluzione, White Star, Vercelli