Tensostrutture
Padiglioni alla All-Russian Exhibition
Nizhny Novgorod, 1896 d.C.
Percorsi evolutivi
Epoca XIX secolo d.C.
Funz. struttura: Padiglione fieristico
Utilizzo: Civile
Luogo: Nizhny Novgorod, Russia
Caratteristiche: -
Materiali: Acciaio
Tipologia: Architettura Tensile
Progettista: Vladimir Grigoryevich Shukhov
APPROFONDIMENTO
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La prima struttura, che segna la nascita dell’architettura tensile, si ebbe alla All-Russian Exhibition, in cui, nel 1896, l’ingegnere V. G. Shukov realizzò quattro padiglioni (Fig.4-6). La soluzione di copertura utilizzata nella costruzione dei padiglioni fu provata, in via sperimentale, alcuni anni prima in un paio di progetti. Il suo metodo costruttivo prevedeva l’uso di membrane composte da reti sospese, in strisce d’acciaio incrociate, rivestite con delle sottili lastre in copertura anch’esse in acciaio. Il sistema ebbe un tale successo che Shukhov lo brevettò nel 1895 e decise di utilizzarlo nei progetti della fiera di Nizhny Novgorod l’anno successivo.


Il primo padiglione, di forma circolare, è strutturalmente ispirato alla tenda chiamata kibitka tipica delle popolazioni nomadi asiatiche, ed è composto da due anelli concentrici sostenuti da pilastri tralicciati in acciaio. La membrana di copertura è sottesa tra l’anello centrale più alto, di 25 m di diametro, e quello esterno, più basso, di 68 m di diametro. La membrana così sottesa assume la forma di un iperboloide in rotazione, mentre all’interno dell’anello centrale ha una superficie orizzontale concava (Fig.1-2).


Il secondo padiglione si sviluppa su una pianta ovale, due pilastri tralicciati posti in corrispondenza dei fuochi sostengono una trave orizzontale a cui è fissata la rete metallica, che termina sui sostegni perimetrali (Fig.3). Gli ultimi due stand, di pianta rettangolare, seguono i medesimi criteri costruttivi precedenti, ma hanno una spina centrale composta da dieci pilastri in traliccio che sostengono la membrana in rete metallica (Fig.5). Shukov per meglio calibrare gli sforzi tensionali nella membrana, in ogni padiglione, progettò l’estremità dei pilastri a sezione crescente. L’illuminazione all’interno delle strutture era garantita da fessure esagonali o romboidali ritagliate tra le lastre in acciaio della membrana. La geniale intuizione per risolvere le coperture di grandi spazi, purtroppo non fu portata avanti e il percorso tracciato da Shukhov fu ignorato per quasi 50 anni ed in questo lasso di tempo i suoi padiglioni furono l’unico esempio di architettura tensile.

CREDITS
Testi a cura di Pamela Foresti
FONTI BIBLIOGRAFICHE
Drew P., Tenisile Architecture, Crosby Lockwood Staples, London, 1976
Sguerri L., Storia e Tecnica delle Tensostrutture, dai ponti sospesi alle architetture in legno lamellare, Biblioteca Galileo, Padova, 1995
FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI
Fig. 2-4: Drew, 1976
Fig. 1-6: http://commons.wikimedia.org
Fig.5: http://www.answers.com
Fig.3 : http://content.cdlib.org