Strutture pneumatiche
Zeppelin
Germania 1870-1937
Percorsi evolutivi
Epoca materiali artificiali
Luogo: Germania
Caratteristiche: -
Materiali struttura rigida in alluminio per lo scheletro interno, tessuto gommato di rivestimento, idrogeno
Utilizzo: militare
Tipologia: dirigibile
Progettista: Ferdinand Von Zeppelin
APPROFONDIMENTO
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Il conte Ferdinand Von Zeppelin legò indissolubilmente il suo nome alla storia del dirigibile. (Fig. 1)

Egli si interessò ai palloni aerostatici nella guerra Franco-Prussiana del 1870-1871, dove ne osservò l’uso da parte dei francesi durante l’assedio di Parigi. Dal 1890, per cinque anni, lavorò al suo progetto fino ad ottenere un brevetto che gli permise la fondazione di una compagnia che promuoveva il volo con le aeronavi: Gesellschaft zur Förderung der Luftschiffahrt.

La costruzione del primo zeppelin iniziò nel 1899 su una piattaforma galleggiante, sul Lago di Costanza, a Friedrichshafen. Tale piattaforma era utile a facilitare la procedura di decollo in quanto essa poteva essere facilmente allineata alla direzione del vento. Il primo prototipo, l' LZ 1 aveva una lunghezza di 128 m, ed era mosso da due motori a scoppio. Il primo volo di uno zeppelin avvenne il 2 luglio 1900, durò solo 18 minuti, quando fu costretto ad atterrare sul lago a causa di un guasto tecnico ad un componente. (Fig. 2) Dopo la riparazione, la tecnologia si rivelò efficace nei voli successivi, ma non riuscì ancora a convincere i possibili investitori.

Fu solo nel 1908 che il conte Zeppelin raccolse i finanziamenti e riuscì a fondare la ditta costruttrice Luftschiffbau Zeppelin GmbH, che completò la costruzione di 119 dirigibili fino al 1938.

In questi 30 anni le caratteristiche principali degli zeppelin rimasero le stesse: una struttura rigida in alluminio, rivestita esternamente in tela trattata formava lo scheletro, all'interno dell'involucro c’erano più celle (palloni) per l’idrogeno. Esternamente erano installate le gondole motore con motori a scoppio azionanti le eliche propulsive e la gondola di comando. Lo zeppelin è il primo pallone ad avere una struttura rigida, gli aerostati precedenti erano infatti palloni flessibili a motore.

Gli Zeppelin vennero usati come bombardieri durante la Prima guerra mondiale ma non ebbero molto successo. I tedeschi riponevano grandi speranze in queste aeronavi perché possedevano una capacita di carico in bombe superiore, oltre a un raggio d'azione e una durata enormemente maggiori rispetto agli aeroplani dell’epoca. La realtà dei fatti però disattese le loro aspettative. L’uso principale dei dirigibili fu, così, declassato in compiti di ricognizione.

Terminata la guerra, gli zeppelin tornarono al successo grazie Hugo Eckener, succedette a Von Zeppelin nella direzione della società. Egli infatti convertì gli aeromobili a mezzi di trasporto passeggeri. In questo periodo la DELAG (Deutsche Luftschiffahrts-AG), compagnia aerea, costituì rotte regolari dalla Germania agli Stati Uniti e al Brasile.

Il dirigibile di maggior successo di quel periodo fu l' LZ 127 Graf Zeppelin (Fig. 3) che percorse oltre un milione e mezzo di chilometri di navigazione, compresa la (attualmente unica) circumnavigazione del globo con un dirigibile. Sugli zeppelin destinati al servizio di linea, gli spazi passeggeri o erano ricavati in prolungamenti della gondola di comando, oppure nella parte inferiore dell'involucro.

A danneggiare l’immagine dell’aerostato furono una serie di incidenti fra i quali si ricorda il disastro del LZ 129 Hindenburg, (Fig. 4, 5, 6) nel 1937 nel quale l'ammiraglia della Zeppelin prese fuoco in fase di atterraggio a Lukerhust nel New Jersey (è stato il più grande Zeppelin che ha raggiunto nella sua vita 37 traversate atlantiche per un totale di 63 voli).

La Luftschiffbau Zeppelin GmbH, numerò i suoi dirigibili LZ 1/2/..., dove LZ sta per "Luftschiff” (aeronave) e Z per Zeppelin, inoltre gli apparecchi usati per scopi civili normalmente avevano un nome, mentre alle aeronavi militari venne data una "numerazione tattica".

Qui di seguito si riporta l’elenco degli zeppelin costruiti dalla compagnia tedesca.

CREDITS
testi a cura di Valentina Pellegrino
FONTI BIBLIOGRAFICHE
Topham S., 2002, Blow Up: inflatable art, architecture and design, Prestel, Munich
Fuzio G., 1968, Costruzioni Pneumatiche, Dedalo Libri, Bari
http://it.wikipedia.org
FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI
Fig. 1:  http://it.wikipedia.org/wiki/Ferdinand_Graf_von_Zeppelin

Fig. 2, 3, 8:      http://it.wikipedia.org/wiki/Zeppelin

Fig. 4, 6: http://it.wikipedia.org/wiki/LZ_129_Hindenburg

Fig. 7: Topham S., 2002, Blow Up: inflatable art, architecture and design, Prestel, Munich