La resina epossidica
1946 d.C.
Scoperte invenzioni innovazioni

Quando si sente parlare di resina di poliestere, la maggior parte delle volte ci si riferisce alla resina epossidica. Queste resine plastiche sono sul mercato dal 1946 e hanno mantenuto fino ad ora una loro importanza tecnica e commerciale. Vengono utilizzate spesso con rinforzi in fibra, per migliorare le loro proprietà meccaniche. La sua capacità di adesione ad altri materiali, la sua stabilità chimica e l’eccellente proprietà di isolamento, quindi di bassa conducibilità elettrica aprono un altro ampio campo di applicazione. Induriscono senza prodotti di fissione attraverso la poliaddizione.

Con le resine epossidiche si realizzano rivestimenti, collanti e compositi in plastica e fibre.

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CREDITS
Testi a cura di: Carol Monticelli

La resina epossidica
La resina epossidica è termoindurente e ottenuta per condensazione di bisfenolo e epicloridrina; viene usata per la produzione di vernici, adesivi, laminati, colle e come matrice per compositi con fibra di vetro e carbonio: ne sono un esempio i kayak per il canottaggio.
FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI

www.ashland.com

www.canoapolo.it/polotech/kayak.htm

FONTI BIBLIOGRAFICHE
Eisele Jo, Schoeller Walter, 2002, Kunststoffe in Architektur, in Detail, n.12, pag.1540
  Hegger M., et alii, 2006, Atlante dei materiali, UTET, Milano
www.deutsches-kunststoff-museum.de