Razzi
U.S.A. , 1946-1959 d.C.
Percorsi evolutivi
Epoca materiali di sintesi
Luogo: Stati Uniti
Caratteristiche: -
Materiali materiali sintetici, metallici
Utilizzo: militare- scientifico- aerospaziale
Tipologia: missili, razzi, palloni-razzo
Progettista: James Alfred Van Allen
APPROFONDIMENTO
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La tecnologia gonfiabile ha avuto applicazioni in ambito scientifico, civile e militare ma a partire dalla seconda guerra mondiale ebbe molta importanza anche in campo aerospaziale. L’avvento dei missili utilizzati in guerra diede inizio al fenomeno della corsa alla luna e alle varie ricerche spaziali affiancate da ricerche e sperimentazioni di nuovi materiali.

Nel 1946 fu costituito negli Stati Uniti l’Ente di Ricerca Stratosferica. James Alfred Van Allen, fisico statunitense nonché presidente dell’Ente, fece lanciare dalla base di White Sands i razzi V2 catturati dai tedeschi alla fine della guerra. I razzi V2 furono i precursori dei missili, la sigla V2 sta per Vergeltungswaffe 2, (arma di rappresaglia 2 in tedesco, un'idea di Joseph Goebbels) per fini di propaganda. Il missile era designato come A4 (Aggregat 4) dai suoi progettisti, tra cui spicca Wernher von Braun, figura principale nello sviluppo della missilistica. Furono scelti i missili V2 perché il primo missile A4 volò seguendo quasi una traiettoria perfetta e si schiantò a 193 km di distanza dalla piattaforma di lancio, superando però gli 80 Km di quota, divenne il primo oggetto costruito dall'uomo ad entrare nello spazio.

Nel 1947, avvenne il primo lancio di palloni d’alta quota in polietilene per il trasporto di strumenti scientifici nello spazio.

Nel 1950 ci fu il lancio dei primi palloni-razzo, infatti erano stati studiati razzi nella cui parte terminale era raccolto l’involucro del pallone in poliestere che si apriva ad una quota stabilita e veniva gonfiato dalla polvere benzoica posta tra le pieghe del pallone stesso.

Un anno dopo, nel 1951 quindi, dopo aver visto come materiali quali polivinile e polipropilene orientato siano combinabili con materiali convenzionali, metalli, sotto forma di rivestimenti e fogli, durante il Secondo Congresso Internazionale di Astronautica fu avanzata l’idea di utilizzare palloni gonfiabili metallizzati da seguire otticamente con radar. Il progetto fu realizzato con la costruzione di Echo I dieci anni dopo.

Nel 1955, quando finirono le scorte di V2, Van Allen propose, per trovare un a soluzione al difficile volo del missile attraverso gli strati più densi dell’atmosfera, di utilizzare un pallone per portare il razzo negli strati più rarefatti e di lanciare il razzo da quel punto. Tale dispositivo, venne nominato Rockoon dalle parole rocket (razzo) e baloon (pallone). Il sistema funzionava così: il pallone era in grado di portare il razzo ad una quota di 32 km, il secondo stadio, quello relativo al lancio, lo avrebbe portato a 300 km ed infine il terzo ed ultimo passaggio che vedeva la messa in orbita del razzo.

Nel 1959 grazie a palloni centinaia di chilogrammi di strumenti scientifici poterono essere sollevati al di là dell’atmosfera. I telescopi, guidati da congegni in grado di orientarsi automaticamente verso il sole e le stelle, riuscirono per la prima volta a seguire Marte, Venere e Giove. I palloni erano gonfiati con elio, gas più leggero dell’aria, ed erano costituiti da materia sintetica spessa 0.2 mm , erano in grado di sollevare 1 t di strumenti fino ad un’altezza di 30 km. I palloni venivano lanciati da speciali autocarri ed erano sgonfi al momento del lancio ma si dilatavano fino a raggiungere un diametro di 6 mt contemporaneamente al moto ascendente.

CREDITS
testi a cura di Valentina Pellegrino
FONTI BIBLIOGRAFICHE
Giovanni Fuzio “Strutture Pneumatiche”, Dedalo Libri, 1968
FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI
Giovanni Fuzio “Strutture Pneumatiche”, Dedalo Libri, 1968