Yayoi Kusama è la più importante artista giapponese vivente. A Tokyo, negli anni cinquanta, era difficile essere un’artista e Yayoi Kusama se ne andò negli Stati Uniti dove visse tra il 1957 e il 1973. Per il suo lavoro ha preso spunto dalla pop art, dal minimalismo e dalle avanguardie americane. I risultati sono stati gigantesche installazioni dai colori vivaci riconoscibili per l’utilizzo di pallini, reticoli, specchi e tutto ciò che mette in crisi la percezione generano perdita dell’orientamento. Kusama ha lavorato per oltre trent’anni esplorando i temi dell’accumulazione, della ripetizione e dell’ossessione.

“La mia vita è un pois perso tra miliardi di altri pois” ha affermato l’artista. Vie, città, musei e pareti, perfino corpi, sono invasi da migliaia di pois, ogni volta con differenti combinazioni di colore, a seconda delle sensazioni che l'artista vuole comunicare. L'idea è di trasformare l'ossessione per i pois in un tema per la sua arte.  

Le sue installazioni sono enormi palloni di vinile a pois, che invitano a passeggiare, interagire, respirarne l'atmosfera e scoprire nuovi modi di guardare le cose più semplici che ci circondano. Sono ormai numerosi i lavori concepiti solamente per spazi pubblici e piazze di tutto il mondo, sempre con effetti spiazzanti per il visitatore e di sicuro coinvolgimento. I palloni sono di diversa misura e quelli più piccoli sembrano come delle eco di quelli più grandi. Luci scure brillano sui punti neri e sullo sfondo. Inoltre le pitture di punti sul pavimento raddoppiano l’intensità visiva attraverso il riflesso della luce.