Nautica
Le vele in Kevlar/Mylar
1980 d.C.
Percorsi evolutivi
Epoca XX secolo
Evento Coppa America XXIV edizione
Utilizzo Barche da regata
Caratteristiche Uso di materiali innovativi quali il mylar e il kevlar
Progettazione dell’ albero flessibile
Taglio delle vele Leech Cut a ferzi verticali
Materiali Kevlar in trama e Mylar in ordito
Progettista Tom Schnackenberg, Lowell North, Noah Lamport
APPROFONDIMENTO
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PHOTO GALLERY

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Nei primi anni Settanta i tessuti fabbricati in Europa iniziano a diffondersi e ad essere preferiti a quelli prodotti in America grazie ad un’ottimizzazione della fabbricazione. Nel 1970 sotto il marchio DuPont viene commercializzata una nuova fibra: il kevlar.

Il kevlar, detto anche twaron è una fibra sintetica polimerica, che a parità di peso è diverse volte più resistente dell'acciaio. Il Kevlar ha un grande resistenza al calore e decompone a circa 500 °C senza fondere.

Per le sue caratteristiche di resistenza, il kevlar viene utilizzato per la costruzione di giubbotti antiproiettile, di attrezzature per gli sport estremi, di componenti per gli aeromobili. Il kevlar è stato inventato nel 1965, ed è attualmente un marchio di fabbrica della DuPont. Stephanie Kwolek mise a punto numerose aramidi sintetiche e scoprì i polimeri cristallini liquidi e per l'appunto il kevlar, una particolare fibra sintetica dalle numerose applicazioni, che viene messa in commercio nel 1970.

 Le prime applicazioni in ambito nautico avvengono nel 1970 grazie a Ted Hood con lo scopo di ridurre sensibilmente il peso proprio delle vele da regata.  

Si stima infatti che una vela in mylar sia circa il 50% più leggera di quella in poliestere e una realizzata in fibre di kevlar possa pesare fino al 75 % in meno. I primi tentativi di usare il kevlar sono stati piuttosto deludenti in quanto l’applicazione del materiale indistintamente sia per la realizzazione di fibre di ordito che di trama determinava un eccessivo sfregamento tra le fibre portandole prematuramente a rottura. Il problema è stato risolto attraverso l’accoppiamento di un filato in kevlar e uno di poliestere più compatibili.

La nuova fibra, estremamente resistente, aveva lo svantaggio di non restringersi durante il finissaggio impedendo la giusta ed efficace compattezza e stabilità dimensionale.

La prima vincente applicazione del nuovo tipo di vela avviene nella Coppa America del 1980 dove due imbarcazioni, la Freedom e l’Australia I, adottano la stessa tipologia di vela.

Le due barche rivelarono ben presto alcune imperfezioni dovute principalmente alla tendenza del Kevlar di delaminare facilmente nel senso della trama indebolendo notevolmente molti ferzi e molte cuciture. L’obiettivo prioritario dei ricercatori fu quello di ridurre l’allungamento e la deformazione della vela. Lowell North con Noah Lamport inizia a sperimentare l’utilizzo di una rete in Kevlar stabilizzata con la laminazione (incollaggio) di una pellicola in poliestere (Mylar) aprendo la strada ad una nuova era della produzione dei tessuti. Con l’introduzione del Mylar fu possibile utilizzare la forza del Kevlar nel senso longitudinale dell’ordito cambiando di conseguenza i tagli delle vele e determinando la comparsa delle prime vele triradiali.

L’Australia I era anche dotata di un modello innovativo di vela messa a punto da Tom Schnackenberg a forma verticale orientata secondo la direzione dell’ordito. La rotazione dei ferzi di 90°determinava un allungamento estremamente ridotto dell’ordito e aumentava di circa il 30% la resistenza allo strappo. Erano inoltre state abolite le cuciture orizzontali generando una vela più rigida e durevole dei genoa.

La nuova fibra trova anche applicazione nella realizzazione degli scafi, nel 1975 il cantiere navale di Lanaverre mette a punto il primo FD in Kevlar permettendo la vittoria del mondiale da parte dei fratelli Pajot. Nonostante la netta superiorità di questo materiale rispetto al legno, per motivi di costi troppo elevati, il composito viene bandito nelle Olimpiadi del 1976. Per quattro anni il legno torna alla ribalta e domina incontrastato fino a quando nel 1980 il kevlar viene riabilitato definitivamente.

CREDITS
Testi a cura di: Cristina Mazzola
FONTI BIBLIOGRAFICHE
Ciampi, Paola Cinzia, Vele, nuovi materiali e coppa america, Tesi di laurea in disegno industriale a.a.2001-02, Politecnico di Milano, Campus Bovisa.
Dear I., (1980), The America’s Cup, an informal history, Stanley Paul &Co, London;
Rayer R. Thompson, (1995), The history of the Amerca’s Cup 1851-1995, Libreria del mare, Mursia, Milano;
http://www.ali6.com
FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI
Fig.1 schema elaborato da Cristina Mazzola
Fig. 2-5: tratte da Giorgetti F., Yatch da regata. Storia ed evoluzione, White Star, Vercelli, 2007.