I primi scafi in vetroresina
1990 d.C.
Scoperte invenzioni innovazioni

Lo yacht ha subito una profonda evoluzione dal 1990 in poi: è caratterizzato da alcune peculiarità, che non rievocano più esperienze del passato: vi è stato un salto netto. Non si notano più le differenze, come un tempo, tra uno yacht inglese e uno americano, gli unici due tipi esistenti. Oggi la distinzione sta tra lo yacht da regata e quello da crociera. Nel primo è in particolare, più che la distribuzione degli spazi, lo scafo ad essere evoluto: slanci inesistenti, diritto di prua quasi verticale, sezioni piatte e larghe; oggi lo scafo scivola sopra l’acqua, la carena è studiata solo per planare: tale aspetto ha soppiantato tutte le teorie per far avanzare meglio la carena, sulle quali i velisti e gli ingegneri di un tempo ci dedicarono ricerche minuziose.

Nuove tecnologie, nuovi materiali e soprattutto sistemi di calcolo strutturale molto più precisi di un tempo, hanno consentito di costruire scafi molto più rigidi, che tengono molta più tela e con prestazioni superiori. Le vele sono in tessuto rinforzato con fibre di Kevlar op di carbonio e gli alberi stessi sono fatti con questi materiali.

Il cantiere navale va oggi ben oltre che una officina artigianale, diventano sedi con tecnologie avanzate. Gli scafi, da questi anni in poi, diventano in materiale composito. La lavorazione del composito ha tre fasi: la prima è progettuale, per la definizione del materiale e delle tecniche di costruzione, la seconda è la fase della laminazione, in cui prevale ancora la componente artigianale e manuale, la terza consiste nel trattamento sotto vuoto o termico del manufatto, in cui prevale il controllo di qualità e il metodo.

La laminazione sostituisce oggi quello che era un tempo il lavoro del mastro d’ascia: si costruisce il fasciame, sovrapponendo allo stampo il successivi strati di materiale resistente, la fibra di vetro o fibre particolari quali carbonio o kevlar, che poi vanno impregnati con resina. Le costruzioni più sofisticate prevedono due ‘pelli’ così realizzate, tra cui di pone uno strato di materiale molto leggero, la balsa o altro materiale sintetico: queste sono le costruzioni in materiale composito.


CREDITS
Testi a cura di: Carol Monticelli

I primi scafi in vetroresina
Le chiglie in composito sono realizzate per laminazione, che prevede la sovrapposizione al fasciame di fibre di vetro poi impregnate con la resina.
FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI
...
Giorgetti F., 2007, Yacht di regata – storia ed evoluzione, White Star, Vercelli
FONTI BIBLIOGRAFICHE
Giorgetti F., 2007, Yacht di regata – storia ed evoluzione, White Star, Vercelli