Nautica
Le vele a cristalli liquidi, il carbonio
1992 d.C.
Percorsi evolutivi
Epoca XX secolo
Evento Coppa America  XXVIII edizione
Luogo San Diego, California
Caratteristiche Fibre in carbonio per tessuti velici
Materiali Carbonio e Kevlar
Progettista Michael Richelson, tecnologia VVP
APPROFONDIMENTO
.
PHOTO GALLERY

Per la visualizzazione dei contenuti è necessario il plug in Flash Player

Adobe Flash Player

» http://www.adobe.com/it/

Il carbonio, materiale largamente utilizzato per la realizzazione degli scafi, viene per la prima volta sperimentato in fibre per la realizzazione di tessuti velici dal team italiano Moro di Venezia segnando una nuova era nella tecnologia nautica.

Le prime vele in carbonio non ottengono risultati brillanti, la rigidezza delle fibre determina una bassa resistenza alle piegature con un rischio di rottura molto elevato.

Per far fronte alla fragilità del carbonio vengono presto studiate nuove tecniche di confezionamento della vela prevedendo la giustapposizione di altre fibre tra le più diffuse quelle in Kevlar.

La vela è contraddistinta da cinque tagli orizzontali che definiscono i cinque punti di giunzione tra i ferzi. L’orientamento e il numero delle fibre varia in ciascun ferzo per permettere il loro corretto allineamento secondo maggiori linee di sforzo.

La ricerca ingegneristica per la modellazione e il calcolo degli sforzi in gioco sulla superficie velica assume una importanza sempre maggiore.

In particolare durante questa edizione di Coppa America viene elaborato uno strumento di calcolo fondamentale ad opera di Michael Richelson, il VPP

.

Il VPP, o Velocity Prediction Program, è un complesso programma per computer in grado di dare una stima delle performance di uno yacht a vela, noti alcune caratteristiche dell'imbarcazione e delle condizioni ambientali.

Il diagramma polare delle velocità è il risultato grafico del VPP e consiste nella massima velocità teorica dell'imbarcazione a varie intensità di vento reale e angoli di rotta, insieme alle associate VMG (velocities made good) per risalire e scendere il vento.

I tattici utilizzano i diagrammi polari per determinare se la loro imbarcazione stia o meno veleggiando alla sua massima velocità o VMG, e gli architetti navali la usano per una quantità di fini; principalmente per avere una stima delle prestazione dei loro nuovi progetti, o per confrontare cambiamenti sistematici (deriva/dimensioni dell'attrezzatura) in un progetto.

CREDITS
Testi a cura di: Cristina Mazzola
FONTI BIBLIOGRAFICHE
Ciampi, Paola Cinzia, Vele, nuovi materiali e coppa america, Tesi di laurea in disegno industriale a.a. 2001-02, Politecnico di Milano, Campus Bovisa.
Dear I., (1980), The America’s Cup, an informal history, Stanley Paul &Co, London;
Dennis Corner, M. Levitt (1998), The America’s Cup, St. Marth Press, New York;
Rayer R. Thompson, (1995), The history of the Amercia’s Cup 1851-1995, Libreria del mare, Mursia, Milano;
FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI
Fig.1: schema elaborato da Cristina Mazzola
Fig.2-5:tratte da: Giorgetti F., Yatch da regata. Storia ed evoluzione, White Star, Vercelli, 2007