Strutture pneumatiche
Ant Farm Group
1968-'78 d.C.
Percorsi evolutivi
Epoca materiali di sintesi
Luogo: -
Caratteristiche: -
Materiali -
Utilizzo: civile
Tipologia: -
Progettista: Ant Farm Group
APPROFONDIMENTO
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PHOTO GALLERY

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Fondato a San Francisco nel 1968, Ant Farm fu opera di Doug Michels e Chip Lord. Nel corso dei 10 anni di vita le partecipazioni aumentarono, a seconda delle amicizie e degli interessi, ma il cuore del gruppo rimasero comunque Michels e Lord, unitamente a Curtis Schreier. Iniziarono come gruppo di architetti e progettisti ma occasionalmente realizzarono costruzioni infatti la parte più importante della loro attività furono le istallazioni e performace, i video, l’arte ambientale, i manifesti.

Ant Farm si definisce un gruppo di architetti underground, essi sono affascinati dalle automobili e dalla cultura pop. Ant Farm promuoveva la sensibilità per le tecnologie d’avanguardia ed in tutte le loro realizzazioni il gruppo criticava il presente ed esplorava il futuro con una mentalità d’approccio interdisciplinare. I progetti di Ant Farm di un singolo anno danno un’idea della vastità di competenze del gruppo.

Nel 1971 il progetto Media Van presenta un furgoncino Chevrolet modificato in uno studio mobile in grado di diffondere informazioni ed immagini. Serviva per trasportare i materiali utilizzati per i gonfiabili e per fornire la potenza per le pompe ad aria. Con questo furgoncino il gruppo partì in tour per visitare le università. Somigliando ad un veicolo lunare con i suoi gusci in plastica sul tetto, Media Van contribuisce a promuovere un'architettura alternativa e sarà un attrezzo privilegiato in loro nomadismo. In occasione di questo viaggio, Ant Farm realizzò ICE-9, un prototipo di gonfiabile (la cui forma ispirò più tardi The House of the Century) con una sezione centrale e due ali laterali come la parte posteriore di un aereo. Al suo interno il gruppo proponeva incontri e letture. (Fig. 1)

Nel 1972 progettarono una House of Century una casa per Week-end richiesta da una giovane coppia che ha lasciato carta bianca al gruppo. Fu realizzata vicino un lago non lontano da Houston, nel Texas. Venne costruita direttamente dal gruppo con materiali pesanti, tra cui ferrocemento. Oggi è quasi completamente scomparsa a seguito di inondazioni. (Fig. 2)

Un anno dopo il successo del House of the Century, il promotore immobiliare Kenneth Schnitzer chiese ad Ant Farm un progetto per un centro commerciale destinato agli adolescenti di Houston. Il gruppo propose Freedomland ("paese della libertà"), luogo ad impiego multiplo sotto un tetto gonfiabile. Il progetto prevedeva, dopo l'entrata monumentale, un padiglione per l’infanzia e quattro zone circolari: un centro di svaghi e di rilassamento con cinema, ristoranti e club; una superficie commerciale con i vari depositi; un piccolo studio televisivo ed uno spazio attribuito alle arti (musica, teatro, arte e mass media). Il "più grande serpente del mondo", una struttura gonfiabile avrebbe dovuto collegare gli ultimi tre spazi. Purtroppo, il progetto non fu preso in considerazione dal cliente e dunque non fu realizzato (Fig. 3).

In quello stesso anno, 1973, venne pubblicato il libro “Inflatocookbook” rivolto a chiunque volesse realizzare il proprio gonfiabile, raccoglieva, infatti, una serie di informazioni ed istruzioni per realizzare la propria abitazione gonfiabile (Figg. 4, 5). Secondo il gruppo, infatti, le strutture gonfiabili possono essere usate per creare ambienti temporanei che risultino essere coperture per altri elementi o spazi interattivi più stravaganti e, in alcuni casi, entrambe le cose. Il libro parte da come si gonfia un pallone di plastica fino al montaggio di una struttura intera gonfiabile,è un'utile combinazione di fantasia e conoscenza tecnica dell'esatto materiale necessario per realizzare la struttura.

In The Dolphin Embassy (1973) il gruppo immagina una stazione di ricerca marina che si occupa di indagare sulla comunicazione tra umani e delfini usando le nuove videotecnologie. La struttura, il cui progetto era stato disegnato da Curtis Schreier e mai costruito, era prevista in ferrocemento, tecnica ispirata alla costruzione navale. L’insieme inoltre si doveva muovere grazie a vele ed un motore solare. Questa stazione marittima fluttuante fu così concepita per favorire un contatto diretto ed un dialogo su un piano d'uguaglianza tra l'uomo ed il delfino. L' originalità fu di situarla esattamente nell'universo acquatico dei delfini. Fornita di macchine fotografiche e telecamere subacquee, di magnetoscopi e di monitor, questa struttura offriva la possibilità di osservare gli scambi delfini/uomini allo scopo di analizzarli. (Fig. 6)

Cadillac Ranch (1974) è considerato uno dei lavori artistici più conosciuti del 20° secolo. Il gruppo seppellì 10 musi di Cadillac in un campo di grano lungo la Route 66 ad Amarillo (Texas). Le macchine furono disposte in obliquo ed erano la celebrazione dell’emblema americano: l’automobile. Nel contesto di quegli anni, nel pieno dell’emergenza sulle interrogazioni ecologiche, la loro opera voleva essere una critica sulla ragion d’essere di un’industria nociva e di stampo imperialista. Anche la scelta del luogo fu ben studiata: la strada 66 attraversa gli Stati Uniti da Chicago alla costa occidentale, questa strada segna la storia moderna degli Stati Uniti, quella dell'irruzione verso l'oro. L’installazione fu utilizzata da Bruce Springsteen per promuovere la sua canzone Cadillac Ranch. Molto rapidamente, Cadillac Ranch divenne una delle opere pubbliche più famose degli Stati Uniti utilizzata in maniera massiccia dalla pubblicità. (Figg. 7, 8)

Un anno dopo Cadillac Ranch Ant Farm organizza sotto forma d'evento drammatizzato e mediatico la collisione tra un'automobile e dei televisori. Una struttura di televisori sovrapposti al Nam June Paik inizia a fiammeggiare, prima di essere attraversata dalla macchina guidata da Schreier e Michels mascherati da astronauti. La scelta del luogo (il parcheggio del Cow Palace vicino San Francisco, grande arena sportiva e luogo di concerti) e della data (il 4 luglio 1975, giorno della festa nazionale degli Stati Uniti) ne fece un evento importante e nazionale. L’evento in realtà fu chiuso al pubblico, aperto soltanto ai giornalisti, informati da comunicati. Media Burn venne conosciuta attraverso le immagini trasmesse dalle televisioni. Anche in questo caso c’era un messaggio intrinseco all’esibizione: la collisione tra le due maggiori icone della cultura americana: le auto e la televisione e la performance mostrava la distruzione della rappresentazione televisiva, mettendo i media contro loro stessi e dandogli un “assaggio della loro medicina” (Figg. 9, 10).

CREDITS
testi a cura di Valentina Pellegrino
FONTI BIBLIOGRAFICHE
http://www.frac-centre.asso.fr/public/publicat/livrets/ant_farm.pdf
http://www.letsremake.info/the_books.html
http://www.undo.net
http://en.wikipedia.org/wiki/Ant_Farm_(group) 
FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI
Figg. 1-3, 6-10: http://www.frac-centre.asso.fr/public/publicat/livrets/ant_farm.pdf
Figg. 4, 5: http://www.letsremake.info/the_books.html