Un nuovo campo di sperimentazione particolarmente interessante per la produzione di tessuti innovativi è quello legato alla gestione e variazione delle loro prestazioni luminose. Oggi è possibile realizzare con un unico estruso polimerico fibre ottiche così sottili da poter essere tessute in modo equivalente ad un normale filo di cotone, dando origine a stoffe che emettono luce.

Le fibre erano originariamente utilizzate come rivelatori di particelle elementari nelle imprese scientifiche della fisica sub-nucleare. Il diametro inizialmente di 250 micron oggi è stato notevolmente ridotto a circa 180 micron migliorandone le possibilità di lavorazione e tessitura.

Luminex è un tessuto estremamente innovativo nato da una ricerca durata più di tre anni che ha visto la stretta collaborazione fra tre aziende: C.A.E.N. (Costruzioni Apparecchiature Elettroniche Nucleari) di Viareggio, F.I.T. (Fabbrica Italiana Tessuti) di Prato e Tessitura di Stabio in Svizzera.

Il prodotto unisce la tecnologia e l’elettronica al tessuto, utilizza LED ad alta efficienza per diffondere luce nella sicurezza di bassissimi voltaggi (3,6V).

L’alimentazione può avvenire con un normale trasformatore dalla rete elettrica, attraverso una batteria commerciale a 9V (con opportune resistenze che consentano la livellazione dei voltaggi) oppure con comodi accumulatori mutuati dalla

telefonia cellulare (batterie ricaricabili piccole quanto quelle dei più piccoli telefoni cellulari) della durata media di 7/8 ore.

Le fibre erano originariamente utilizzate come rivelatori di particelle elementari nelle imprese scientifiche della fisica sub-nucleare. Il diametro inizialmente di 250 micron oggi è stato notevolmente ridotto a circa 180 micron migliorandone le possibilità di lavorazione e tessitura.

I tessuti luminosi possono costituire una grande risorsa non solo nel campo della moda e dell’arredamento di interni ma anche nel campo dell’abbigliamento legato alla sicurezza, nel campo architettonico e pubblicitario.

In ambito militare sono condotti esperimenti che partendo dall’osservazione delle capacità camaleontiche di alcuni animali, studiano la possibilità di realizzare tessuti mimetici cangianti in base al contesto.

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FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI

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	Fig.1 tratta da Luminex Spa. http://www.luminex.it

FONTI BIBLIOGRAFICHE

	Cecchini C.(2004), Plastiche i materiali del possibile, Alinea, Firenze.
	Langella C. (2003), Nuovi paesaggi materici, Alinea, Firenze.