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Canapa
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8000 a.C. | ||||||||||||
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La canapa è stata una delle prime fibre utilizzate dall’uomo. Si hanno documentazioni della sua esistenza già dal VIII millennio a.C. e negli anni è stata utilizzata non solo per la produzione di fibre per tessuti, ma anche per la produzione di carta, incenso e medicinali. In Europa comparve a partire dal 1500 a.C. per opera del popolo degli Sciiti che la coltivarono nelle zone del Mar Caspio. La canapa, della famiglia delle cannabinacee, ha caratteristiche simili a quelle del lino, ma a differenza di questo possiede una capacità di resistenza che permette di coltivarla senza l'utilizzo di pesticidi o fertilizzanti chimici. La fibra organica e naturale di canapa è leggera, super-resistente ed interamente biodegradabile. Contrariamente a quanto si pensa la canapa non è un materiale grezzo, ma il grado di ruvidità dei fili è determinato dal processo di lavorazione, effettuato con telai meccanici o a mano, che può vantare diversi gradi di filatura: dalla corda grezza al tessuto più fine e mantiene intatte le sue proprietà naturali. Grazie alla sua particolare struttura molecolare la canapa mantiene la temperatura ideale per chi la indossa, protegge dall’inquinamento elettromagnetico, dai raggi infrarossi e UVA. La canapa fu abbandonata circa 50 anni fa a causa degli elevati costi di produzione, dopo essere stata la pianta più coltivata a partire dal I millennio a.C. fino al 1950 in favore delle più moderne fibre sintetiche. . CREDITS
Testi a cura di Pamela Foresti
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![]() Fig.1: Fase della lavorazione della canapa: filatura.
FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI
FONTI
BIBLIOGRAFICHE
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