Barak House

2001, Sommiéres,  Francia
Committente: Ami & Judith Barak
Progettisti: R&Sie… (F. Roche, S. Lavaux, A. Boulin, O.  Legrand)
Consulenti al progetto: -
Prodotto: Teli in poliuretano
Produttore: Emis
Confezionatore: Abaca
Installatore: Abaca
Funzione dell’edificio: Abitazione
Superficie coperta: 162 mq
Forma della struttura: Modulare
Zona climatica: Temperato
Funzione
della membrana:
Copertura, involucro

 
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Il progetto riguarda la costruzione di un’abitazione in un paesaggio circondato da ulivi e muri di pietra a secco nel sud della Francia, vicino al famoso castello medievale di Sommiéres.

La costruzione è il frutto di un lungo lavoro di ricerca svolto dalla R&Sie…, i quali hanno cercato di far interagire tra loro costruzione e territorio.

I progettisti hanno fatto in modo che la struttura non avesse un impatto violento sul territorio, così piuttosto che creare un oggetto architettonico, hanno fatto in modo di creare un oggetto che, attraverso gli innovativi sistemi tecnologici, potesse essere  conforme alla particolare topografia del sito.

Questi materiali sono dei teli verdi di poliuretano (prodotti dalla ditta Emis), gli stessi usati per l’orticoltura industriale nelle regioni calde, i quali avvolgono e nascondono, con un sistema di cavi in fibra di carbonio e morsetti di plastica, la struttura metallica della “cosa verde”.

Un incastellamento di ben settantadue pali tubolari in acciaio zincato del diametro di 35 mm. e lunghezza regolabile, da 30 a 300 cm.

Si è cercato inoltre non solo di rispettare il territorio circostante ma anche di salvaguardare il patrimonio architettonico circostante della provincia di Nîmes, il quale permette di costruire solo in corrispondenza di un forte dislivello:uno scatto altimetrico di 4,5 m con una pendenza del 45%.

Si è creato così un corpo estraneo,  privo di segni architettonici, di riferimenti al regionalismo locale si insinua nel paesaggio mediterraneo con tutto il suo carico di mistero ed ambiguità.

Il progettista vuole in questa maniera fare in modo di cerare una architettura furtiva e nello stesso tempo anche mimetica.

Sotto la copertura mimetica quindi si svela il mistero che svela l’ambiguità di questa costruzione.

Si vede quindi la presenza di un contenuto solido e durevole, una struttura creata con blocchi di calcestruzzo ancorata ad uno strato roccioso affiorante attraverso fondazioni  che sono di tipo superficiali per via della loro piccola profondità, solo 30 cm e con pochi tramezzi in laterizio ed i solai di copertura.

Tutto adatto per poter ospitare una famiglia di quattro persone in una superficie  di 162 mq.

A fare entrare la luce in questo particolare edificio è una tenda striscioline di plastica traslucida, la quale illumina l’angolo cottura e gli spazi di servizio tenendo lontano insetti fastidiosi.

La zona giorno e la zona notte sono collegate tra loro tramite un’ala,che fa notare meno la differenza di livelli.

Tutti spazi aperti ma comunque ombreggiatiti per una superficie di circa 70 mq attendono di essere inglobati in future estensioni dell’abitazione stessa esaudendo così il desiderio di flessibilità espresso dagli utenti.

Nel progetto, glia architetti hanno tenuto molto conto delle condizioni climatiche della zona,  tanto che l’utilizzo di questi teli per ricoprire l’edificio è stato dovuto anche alla sua funzione di tenda climatica che, ombreggiando le pareti in calcestruzzo, contribuisce a regolare la temperatura interna della costruzione in estate, in una regione particolarmente calda quale quella di Nîmes.

Durante l’inverno, invece, il riscaldamento è affidato ad un sistema tradizionale che sfrutta la geotermia di superficie: la differenza di temperatura fra il terreno e l’aria esterna produce energia sufficiente a riscaldare un liquido che circola attraverso una rete di tubi al di sotto dei pavimenti.

CREDITS

FedericaRongone

FONTI BIBLIOGRAFICHE
FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI
 www.archinfo.it
 www.archinfo.it
 www.archinfo.it
 www.archinfo.it