Lavorazioni
Processo di manutenzione: riparazione in situ
FASE 5. INSTALLAZIONE, MANUTENZIONE E DISMISSIONE
TIPO DI PROCESSO PRODOTTO IN USCITA
Ritensionamento Membrana ritensionata
Riparazione Membrana riparata
PHOTO GALLERY

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DEFINIZIONE DEL PROCESSO

Durante tutta la vita utile dell’organismo edilizio, esso stesso e tutte le sue parti devono mantenere un livello qualitativo adeguato a fornire le prestazioni di progetto, conservando integrità fisica e funzionalità. A questo fine è necessario assoggettare l’edificio e le sue parti ad operazioni programmate di manutenzione, più o meno complesse o costose. Per le tensostrutture, il livello di complessità delle operazione di manutenzione, dalla semplice pulitura alla riparazione in situ alla sostituzione del tessuto, dipende da fattori quali il design, la funzione, l’aspetto estetico, i materiali e le condizioni climatiche.

Riparazione in situ

Le operazioni di riparazione in situ possono andare dal ritensionamento dei tessuti alla riparazione degli stessi.

“Pretensionamento e ritensionamento 

Le tensostrutture, per la loro stabilità, fanno affidamento sulle capacità di mantenere il tessuto in tensione. Il livello di pretensionamento influenza il livello di curvatura del tessuto sotto carico. Se il prepensionamento è troppo basso, il tessuto può muoversi pesantemente o fluttuare in presenza di vento.

Dal momento che i tessuti sono soggetti a rilassamento e scorrimento delle fibre sotto l’azione dei carichi costanti, il livello di pretensionamento deve essere modificato più volte durante la vita dell’edificio.  … Il progettista della struttura deve predeterminare il livello di tensionamento  … dopo un certo periodo di tempo  … inoltre deve determinare ogni quanto e con quali strumentazioni deve essere misurato il livello di tensione nella tensostruttura. Per esempio … da semplici ispezioni, spingendo con la mano il tessuto e sentendo la resistenza allo spostamento laterale dei tiranti secondari, nel caso di strutture molto piccole, oppure misurando in loco la loro tensione con tensiometri, celle di carico e/o perizie geometriche, nel caso di strutture di grande luce.

In relazione alla strategia di manutenzione si dovrebbe determinare il valore-soglia per il quale attivare il ritensionamento della struttura.

Questo è possibile solo se il progetto esecutivo include adatti dispositivi di regolazione (per esempio tenditore a mulinello lungo il cavo, sezioni telescopiche all’interno del palo). 

Riparazione

I tessuti rivestiti possono essere riparati in opera quando lievemente danneggiati. Questi danni sono generati principalmente durante l’installazione, ma possono anche derivare da atti vandalici o incidenti.  Una tensostruttura dovrebbe essere regolarmente controllata per rilevare danni sia sul tessuto che sul rivestimento. Danni come piccole rotture o buchi di dimensioni inferiori ai 5 cm possono essere riparati da pezze saldate direttamente sulla parte esterna del tessuto (fig 1). I rappezzi devono avere sempre angoli arrotondati. La zona della saldatura deve essere pulita in modo da assicurarsi che sia libera da polvere, grasso e olio (comprese ditate).  Il lavoro di riparazione deve essere condotto solo da personale specializzato.

I tessuti rivestiti in pvc sono di solito riparati attraverso saldature eseguiti con cannelli ad aria calda. Le laccature in pvdf devono essere cautamente rimosse nell’area da saldare. Dal momento che i tessuti rivestiti in pvc diventano fragili con gli anni per effetto delle radiazioni UV, la saldatura diventa problematica e poco resistente sulle coperture più vecchie. Alcuni confezionatori raccomandano di incollare piccoli pezzi.

I tessuti rivestiti in ptfe vanno saldati seguendo un determinato ciclo di riscaldamento e raffreddamento.  Le pezze devono essere applicate con pellicole addizionali di fep o pfa tra i due strati da saldare.

I confezionatori dovrebbero fornire al cliente una piccola quantità del materiale originario per assicurare che il materiale del rappezzo sia sempre disponibile. Questo dovrebbe essere arrotolato e immagazzinato in luogo buio e asciutto” (Forster,  Mollaert, Zanelli, 2007)

 

CREDITS
Testi a cura di: Francesca Plantamura
FONTI BIBLIOGRAFICHE
AAVV, “Manuale di Progettazione edilizia - Vol. 6: Procedure e aspetti professionali”, Hoepli, 1999, Milano
B. Forster, M. Mollaert, Tensinet, “Progettare con le membrane”, Edizione italiana a cura di A. Zanelli,  Maggioli Editore, 2007, Milano
 
 
 
 

FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI
Fig. 1: tratta dal sito della Base Structures Ltd,  http://www.basestructures.com
Fig. 1: tratta dal sito dell’ American Fiber Manufacturers Association