Lavorazioni
Processo di dismissione: riuso
FASE 5. INSTALLAZIONE, MANUTENZIONE E DISMISSIONE
TIPO DI PROCESSO PRODOTTO IN USCITA
Riutilizzo dell’intera membrana Membrana riutilizzata con la stessa funzione
Riuso di parti di membrana Parti di membrana per uso differente
PHOTO GALLERY

Per la visualizzazione dei contenuti è necessario il plug in Flash Player

Adobe Flash Player

» http://www.adobe.com/it/
DEFINIZIONE DEL PROCESSO

La fase di dismissione può prevedere sia lo smaltimento in discarica o l’incenerimento del materiale che processi di riuso e riciclo. Alla luce degli orientamenti comunitari e nazionali in materia di gestione dei rifiuti, compreso quelli derivanti da attività di demolizione e costruzione, i criteri di priorità sono prevenzione e riduzione della produzione e nocività dei rifiuti, riuso e riciclo e, solo per la porzione restante,  smaltimento in discarica. Questi criteri devono tradursi in innovazione di processo: di progetto (in vista dell’intero ciclo di vita del prodotto edilizio), di demolizione (come stadio iniziale del processo di recupero), di raccolta differenziata (per valorizzare il prodotto in uscita).

Riuso

Accanto al riciclo, che permette di avere a disposizione materia prima seconda, si colloca il riuso, tecnicamente definito reimpiego.

Le membrane tessili, dopo un semplice processo di pulizia, possono essere utilizzate nuovamente  senza che i materiali di cui sono composte subiscano trasformazioni.

Un’eccezione è al processo di riuso delle membrane è data da quelle costituite da supporto in fibra di vetro. La fibra di vetro infatti, a fronte di una buona stabilità dimensionale, non sopporta bene le piegature. Le membrane che la contengono sono quindi utilizzate preferibilmente in strutture durature ma non pieghevoli e difficilmente potranno essere riutilizzate in strutture diverse.

Riutilizzo dell’intera membrana

La possibilità di utilizzo reiterato delle membrane in strutture temporanee o retrattili è determinata dalla curabilità alla piegatura delle stesse.

E’ fondamentale infatti che le membrane rimangano impermeabili anche dopo continue piegature.

Nel test per provare questo comportamento (Newark Flex Test),  campioni di tessuto vengono arrotolati su struttura cilindrica e sottoposti a schiacciamento ad un ritmo di nove volte al secondo; il modello viene quindi rimosso ne viene testata l’impermeabilità.

Il Tessuto Gore Tenera è arrivato a sopportare 50000 cicli di piegatura senza danni alla superficie, questo lo ideale per strutture sottoposte a ripetute piegature.

Riuso di parti di membrana

Un esempio di riuso di parti di membrane (in questo caso teloni di camion) è quello fornito dalla azienda Freitag; il materiale viene riutilizzato per la produzione di borse e accessori.

Per la produzione vengono adoperati teloni usati di autocarri, con un tessuto di fondo e un rivestimento in PVC di almeno 600 g/m2.

I bordi provvisti di occhielli vengono tagliati, e le parti del telone che sono fragili o screpolate, eliminate; i teli vengono tagliati in porzioni più piccole. I pezzi vengono quindi lavati.

Successivamente, i teli sono tagliati a mano seguendo modelli trasparenti; in questo modo i designer possono verificare l’effetto grafico finale della borsa. Le porzioni del prodotto finale vengono assemblate e quindi inviate a stazioni di saldatura.

 

CREDITS
Testi a cura di: Francesca Plantamura
FONTI BIBLIOGRAFICHE
B. Forster, M. Mollaert, Tensinet, “Progettare con le membrane”, Edizione italiana a cura di A. Zanelli,  Maggioli Editore, 2007
Sito della  FREITAG lab, http://www.freitag.ch
 
 
 
 

FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI
Fig. 1: tratta dal sito della  Canobbio spa,  http://www.canobbio.com
Fig. 2: tratta dal sito della  FREITAG lab,  http://www.freitag.ch
Fig. 1: tratta dal sito dell’ American Fiber Manufacturers Association