Claude Louis Marie Henry Navier
1785-1835 dC.
Percorsi evolutivi
Epoca: XVIII-XIX secolo d.C
Luogo: -
Caratteristiche: -
Materiali -
Utilizzo: -
Tipologia: -
Progettista: Claude Louis Marie Henry Navier
APPROFONDIMENTO
.
PHOTO GALLERY

Per la visualizzazione dei contenuti è necessario il plug in Flash Player

Adobe Flash Player

» http://www.adobe.com/it/

Un importante contributo negli studi e nello sviluppo dei ponti sospesi in ambito francese fu fornito dal giovane ingegnere francese Claude Louis Marie Henry Navier. Egli, nel 1821 e 1823, si spostò in Inghilterra, che fino ad allora si era distinta per la conoscenza costruttiva dei ponti sospesi, per studiare e analizzare i più moderni procedimenti costruttivi. Le sue conclusioni furono pubblicate nel suo Rapport et Memoires sur les Pont Suspendus nel 1823, che fu considerato per 50 anni come il massimo trattato in materia.


In quest’opera Navier illustra i grandi vantaggi costruttivi dei ponti sospesi costruiti secondo il classico metodo inglese con catene formate da barre in ferro battuto e le loro caratteristiche tecniche. Sottolinea, inoltre, la non idoneità dei ponti strallati perché “…non danno vita ad un sistema flessibile, che cambia, cioè, configurazione con l’applicazione dei carichi accidentali, come nel caso dei ponti sospesi mediante catena”, anche se gli ingegneri inglesi cominciavano a dimostrarne il valore. Descrisse in maniera superficiale i primi sporadici utilizzi delle catene formate da cavi costituiti da fasci di fili paralleli per la costruzione dei ponti sospesi, senza capirne i reali vantaggi rispetto ai metodi tradizionali. Si occupò della teoria dell’elasticità, a lui si deve il metodo di calcolo delle tensioni dei cavi, mettendo a punto la formula della tenso-pressione, studiò la flessione e il carico di punta trovando il sistema per controllare le oscillazioni dell’impalcato.


Inoltre concluse che la forma che assumevano i cavi sotto sforzo non era una catenaria, ma bensì una parabola. Anche nel campo della meccanica dei fluidi Navier diede un grande apporto scientifico: contribuì a sviluppare ciò che oggi è conosciuta come l’equazione di Navier-Stokes. Per importanti sviluppi apportati da Navier nel campo dell’ingegneria, egli, viene considerato uno dei fondatori dell’analisi strutturale moderna. L’ingegnere francese purtroppo risultò essere più un teorico che un costruttore. Nel 1824 progettò il Pont des Invalides a Parigi, ma crollò nella Senna ancora prima del termine dei lavori ( Fig.1).

CREDITS
Testi a cura di Pamela Foresti
FONTI BIBLIOGRAFICHE
Drew P., Tenisile Architecture, Crosby Lockwood Staples, London, 1976
Sguerri L., Storia e Tecnica delle Tensostrutture, dai ponti sospesi alle architetture in legno lamellare, Biblioteca Galileo, Padova, 1995
Walter R., Cable-stayed bridge, Telford, Londra, 1988
http://it.wikipedia.org
FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI
Fig.1:http://fr.structurae.de
Fig.2: Sguerri, 1995