La teoria delle macromolecole
 1922 d.C.
Scoperte invenzioni innovazioni

La fondazione della chimica macromolecolare è dovuta interamente all'opera di un chimico organico tedesco Hermann Staudinger, che nel 1922 rese pubblici gli esiti delle sue ricerche nello sviluppo della Teoria delle Macromolecole. A seguito degli esperimenti condotti col polistirene, Staudinger propose, negli anni venti, la teoria macromolecolare dei polimeri, che contribuisce a stabilire sia il concetto di distribuzione dei pesi molecolari entro una miscela di polimero, sia, nel 1935, il meccanismo della reazione a catena per la formazione di polimeri di addizione da precursori insaturi. Per questi chiarimenti, Staundinger ricevette il premio Nobel per la chimica nel 1953.

All'inizio degli anni 1920 Hermann Staudinger cominciò ad interessarsi alla struttura di sostanze che i suoi colleghi esiliavano nel campo della Schmirenchemie, della chimica sporca. Si trattava di sostanze costitutive di materiali naturali di enorme importanza come il caucciù e la cellulosa. La teoria standard all'interno della quale venivano considerate le strutture di queste sostanze era la teoria micellare, secondo la quale le loro proprietà colloidali erano dovute all'aggregazione in micelle di molecole semplici, addensati in una micella a causa di valenze residue. Staudinger credeva nell'efficacia esplicativa assoluta della teoria della struttura in chimica organica, una teoria che lui battezzava 'di Kekulé'. Le 'valenze parziali' gli parevano pure invenzioni. Nel 1922 ottenne l'idrogenazione completa del caucciù. Le nuove molecole non potevano più essere 'tenute insieme' da valenze parziali, perché non esistevano più doppi legami, e tuttavia mantenevano le proprietà colloidali del caucciù. Questo lavoro, pubblicato sugli Helvetica Chimica Acta certifica la nascita della parola Makromolekel.

L’inventore

Hermann Staudinger nacque a Worms in Germania il 23 marzo 1881. Suo padre, professore di filosofia a Darmstadt lo indirizzò agli studi di chimica per prepararlo alla carriera di botanico. Studiò a Darmstadt, Munich e Halle e ottenne il dottorato nel 1903.

Divenne professore associato al Politecnico a, si trasferì a Zurigo nel 1912 e da ultimo all’Università di Friburgo nel 1926.

Seguendo un lavoro per l’azienda BASF sulla sintesi dell’isoprene nel 1910, riconobbe che le teorie correnti per le strutture della gomma naturale non erano corrette. Le controverse circostanze relative alle molecole grandi e le difficoltà incontrate nell’approfondimento di questi materiali, misero Staudinger in condizione di volgere le ricerche su altri materiali basati sulle molecole semplici come lo stirene. 

Staudinger introdusse il concetto di macromolecole, un termine coniato da lui, e di polimerizzazione nel 1922, in un report di ricerca pubblicato su Helvetica Chimica Acta.

Le sue idée vennero veementemente contrapposte dai sostenitori delle vecchie teorie, ma lui persistette attraverso dimostrazioni sperimentali sull’esistenza dei polimeri.

Conobbe  Wallace Carothers in una conferenza a Cambridge nel 1935; dopo tale incontro Staudinger incluse il poliestere nei suoi studi sulle proprietà di diluizione delle soluzioni polimeriche, da cui lui scoprì la relazione fra viscosità e peso molecolare.

Verso la fine della sua carriera ritornò a interessarsi di macromolecole biologiche e di ciò che oggi viene chiamato Biologia molecolare.

Nel 1953 gli venne conferito il Premio Nobel per l’enorme contributo che diede sulla comprensione e sullo sviluppo dei polimeri. Morì l’8 settembre 1965.


CREDITS

Testi a cura di: Carol Monticelli


La teoria delle macromolecole
Staudinger riceve il Premio Nobel nel 1953 perl'enorme contributo nel campo della chimica delle macromolecole: fu lui a introdurre il concetto di macromolecole, di cui si riporta la struttura tridimensionale, e di polimerizzazione.
FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI
...http://www.windoweb.it/guida/scienze/premi_nobel_per_la_chimica.htm

http://it.wikipedia.org/wiki/Macromolecola

FONTI BIBLIOGRAFICHE
www.deutsches-kunststoff-museum.de
www.minerva.unito.it
www.plastiquarian.com