Nautica
Vele in Dacron
1950 d.C.
Percorsi evolutivi
Epoca XX secolo
Utilizzo Barche da regata
Caratteristiche Stabilità dimensionale, elevata resistenza
Inerzia chimica, resistenza ai raggi UV
Materiali Poliestere
Progettista Du Pont
APPROFONDIMENTO
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PHOTO GALLERY

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Dacron è  il marchio commerciale che Du Pont diede alle fibre di poliestere materiale diffusosi velocemente grazie alle sue proprietà in sostituzione del cotone. Il poliestere inizialmente viene sviluppato dai laboratori Du Pont nel 1949 a Seaford per creare un materiale adatto al rivestimento di mobili e arredi e successivamente all’industria tessile di alta moda. Ben presto le proprietà di elevata resistenza, elevato modulo elastico e inerzia chimica e buona resistenza alla radiazione UV determinano le prime applicazioni in ambito nautico.

Nel 1955 grazie all’americano Sol Lamport si inizia a consolidare l’uso di questa fibra in ambito nautico ricavandone grandi vantaggi e generando un cambiamento radicale nella lavorazione delle vele.

Il prodotto messo a punto fu chiamato Dry Sail, le sue proprietà erano di molto superiori a quelle del cotone, infatti era stabile dimensionalmente durante la lavorazione , e dopo il finissaggio si dimostrava molto più stabile sia in trama che ordito.

Durante gli anni Sessanta l’americano Bob Bainbridge di Boston, tramite la sua compagnia Howe & Bainbridge da al tessuto una enorme spinta, iniziandone la fabbricazione su larga scala. In tutte le classi presenti all’olimpiade di Napoli vengono utilizzate vele in Dacron.

Nello stesso periodo anche gli studi della Du Pont proseguono per migliorare le proprietà meccaniche del filato introducendo diversi pesi di tessuti in modo da poter abbinarli ad hoc per il raggiungimento delle prestazioni ricercate. Le tecniche di tessitura vengono sviluppate di conseguenza e le aziende chimiche cominciano a produrre nuove resine per ottenere durante la fasi di finissaggio elevata stabilità dimensionale.

Per tutto il decennio il primato della produzione della fibra rimane americano. Solo con gli inizi degli anni Settanta alcune compagnie europee quali ITC e Azko creano un po’ di concorrenza. Il tessuto in Europa è fabbricato dalla Windmaster e dalla Polyant.

Ben presto i tessuti fabbricati in Europa iniziano a diffondersi e ad essere preferiti a quelli prodotti in America grazie ad una ottimizzazione della fabbricazione, raggiungendo un livello tecnico elevatissimo.

Oggi il materiale è largamente utilizzato e disponibile in una ampia gamma di prodotti caratterizzati da diversi livelli di tenacità.

Per esempio il tipo Dacron 52 è uno dei tessuti più resistenti e offre un buon compromesso tra elevata resistenza, basso allungamento e buona piegabilità in rapporto ad altri prodotti.

Il tipo Dacron 56 è contraddistinto da una buona tenacità e prestazioni leggermente più elevate ma ad un costo più alto. Oggi esiste anche un ulteriore prodotto chiamato poliestere 1W70, originariamente creato dalla Honeywall che ha una tenacità più elevata rispetto al Dacron 52 e talvolta i due filati vengono usati congiuntamente per migliorare le prestazioni della vela senza elevarne troppo il costo.

CREDITS
Testi a cura di: Cristina Mazzola
FONTI BIBLIOGRAFICHE
Ciampi, Paola Cinzia, Vele, nuovi materiali e coppa america, Tesi di laurea in disegno industriale a.a.2001-02, Politecnico di Milano, Campus Bovisa.
Dear I., (1980), The America's Cup, an informal history. Stanley Paul & Co, London;
Rayer R., Thompson (1995), The history of the America's Cup 1851-1995, Libreria del Mare, Mursia, Milano
FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI
 Fig.1 : schema elaborato da Cristina Mazzola
Figg.2-9: tratte da Giorgetti F., Yatch da regata. Storia ed evoluzione, White Star, Vercelli, 2007.