Nautica
Le vele 3DL e il Team New Zeland
1995 d.C.
Percorsi evolutivi
Epoca XX secolo
Evento Coppa America XIXX edizione
Luogo San Diego, California
Utilizzo Barche da regata
Caratteristiche Vele 3DL
stampo tridimensionale
Materiali Carbonio, Kevlar e fibre tradizionali.
Progettista Luc Dubois, J. P. Baudet
APPROFONDIMENTO
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PHOTO GALLERY

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Questa edizione di Coppa America segna forse la più importante tappa nello sviluppo della tecnologia velica in quanto si passa dalla tradizionale tecnica di confezionamento bidimensionale di ferzi distinti tra loro ed assemblati all’utilizzo di uno stampo tridimensionale.

Prima di questa data infatti occorreva ragionare sempre in termini bidimensionali per creare un oggetto tridimensionale generato dalla giunzione di segmenti piani uniti ad hoc.

Con la tecnica 3DL il risultato finale è ottenuto attraverso l’utilizzo di uno stampo tridimensionale su cui vengono disposte le fibre di rinforzo e gli strati laminati.

Le fibre, distinte lungo tutta la superficie, hanno una densità che diminuisce allontanandosi dagli angoli in cui si concentrano gli sforzi.

Durante il processo di laminazione di utilizzano filati tradizionali uniti a fili di carbonio e kevlar.

La robustezza della membrana diminuisce insieme al calo di densità di materiale in modo lineare, senza creare punti critici ottenendo maggiore resistenza e leggerezza.

La tecnica 3DL nasce nel 1998 grazie all’ingegno di Luc Dubois e di J. P. Baudet per l’edizione della Coppa America del 1992. Purtroppo la vela fu issata solo qualche minuto durante la regata e subito ritirata per alcuni problemi riscontrati.

È solo nel 1995 che la tecnologia viene perfezionata a tal punto da determinare la vittoria schiacciante del Team New Zeland con la Black Magic sul Young America del San Diego Yatch Club.

La nuova tecnologia 3DL, di brevetto elusivamente North Sails permette di eliminare la fase di tessitura delle fibre, evitando i tradizionali problemi di sfregamento e corrosione determinati dalla incompatibilità di alcune fibre.

La filiera produttiva è estremamente snellita in quanto la vela viene confezionata in un unico passaggio essendo concepita come pezzo unico.

CREDITS
Testi a cura di: Cristina Mazzola
FONTI BIBLIOGRAFICHE
Ciampi, Paola Cinzia, Vele, nuovi materiali e coppa america, Tesi di laurea in disegno industriale a.a. 2001-02, Politecnico di Milano, Campus Bovisa.
Dear I., (1980), The America’s Cup, an informal history, Stanley Paul &Co, London;
Rayer R. Thompson, (1995), The history of the Amercia’s Cup 1851-1995, Libreria del mare, Mursia, Milano
Dennis Corner, M. Levitt (1998), The America’s Cup, St. Marth Press, New York;
FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI
Fig.1 schema elaborato da Cristina Mazzola
Fig.2-5 tratte da: Giorgetti F., Yatch da regata. Storia ed evoluzione, White Star, Vercelli, 2007