Tessuto in PTFE espanso
Vita utile > 30 anni
Resistenza (KN/m) 84/80
Allungamento a rottura alto
Traslucenza 19-38%
Infiammabilità Classe A
Tossicità Si, produzione di diossina
Costo del tessuto 300 €/mq
CARATTERISTICHE E PRESTAZIONI
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l ptfe, più conosciuto attraverso le sue denominazioni commerciali Teflon ®, Fluon ®, Algoflon ®, Hostaflon ®, è un polimero fluorurato scoperto casualmente all'interno di una bombola occlusa di tetrafluoroetilene nel 1938 da Roy J. Plunkett. L’azienda americana Du Pont fu la prima a produrlo in un suo impianto pilota per fornirne alcune quantità all'esercito statunitense affinché fosse impegnato nella costruzione della prima bomba atomica.
Il ptfe presenta una serie interessante di caratteristiche che lo avevano portato a essere considerato materiale strategico fin dagli anni Settanta. Grazie alla natura dei suoi legami chimici di tipo Carbonio-Fluoro è caratterizzato da completa inerzia chimica per cui non viene aggredito dalla quasi totalità dei composti chimici, è assolutamente insolubile in acqua e in qualsiasi altro solvente organico, possiede ottime qualità elettriche, di resistenza al fuoco, è caratterizzato da un coefficiente di attrito molto basso, è antiaderente.
Il legame del tipo C-F (Carbonio-Fluoro) è di tipo covalente cioè caratterizzato da più alta energia rispetto agli altri legami. Le molecole sono molto stabili e quindi in grado di sopportare alti livelli di sollecitazione termica e di aggressione chimica.
Queste caratteristiche assumono ulteriore importanza se si considera che si mantengono praticamente inalterate in un campo di temperature comprese tra gli-80 e i 250°C.
Il ptfe è un polimero termoplastico, ovvero può essere fuso e solidificato più volte. A temperatura ambiente la sua struttura è cristallina, scaldato a 327°C si trasforma in una resina amorfa semiliquida, facilmente modellabile per iniezione o estrusione.
A circa 500°C si decompone liberando una gamma di gas fluorurati tossici. Non presenta però alcun rischio di tossicità finché viene mantenuto a temperature inferiori ai 200°C e non richiede pertanto accorgimenti particolari per il suo impiego quotidiano.
In ambito architettonico, il tessuto in Politerefluoroetilene (ptfe) oggi sta assumendo un ruolo sempre più di rilievo per l’unicità delle sue prestazioni e per la sua caratterizzazione estetica che supera gli attuali prodotti spalmati presenti sul mercato.
Il tessuto, nella sua forma espansa, è attualmente commercializzato dalla Gore sotto il marchio Tenara, prodotto nato da una operazione di trasferimento tecnologico dal campo dell’abbigliamento sportivo verso il settore architettonico del tessuto Gore-Tex scoperto nel 1970 ad opera di Bob e Vieve Gore.
Il processo di espansione del ptfe conferisce al materiale una struttura microporosa che permette la traspirazione del vapore e contemporaneamente la totale impermeabilità all’acqua e all’aria. La combinazione di caratteristiche di morbidezza e alte prestazioni del tessuto Gore Tex è ottenuta grazie all’utilizzo di membrane multicomponenti costituite dall’accoppiamento mediante cucitura di due o tre strati di tessuto con caratteristiche altamente specializzate.
Il tessuto Tenara, rappresenta oggi l’ultima frontiera delle membrane per tensostrutture offrendo prestazioni di elevata durabilità, resistenza, flessibilità e facilità di pulitura non confrontabili con gli attuali prodotti presenti sul mercato. Il tessuto si configura come una membrana monocomponente costituita al 100% di ptfe ad alta resistenza spalmato in ptfe. La presenza di un solo materiale permette una maggiore facilità e governabilità del processo produttivo snellendo il numero degli operatori coinvolti nella fornitura dei prodotti di base e facilitando le fasi di riciclaggio del prodotto a fine vita.
Il tessuto, sfruttando le caratteristiche intrinseche del polimero, si configura circa quattro volte più resistente di quelli in poliestere/pvc e due volte più resistente di quelli in vetro/ptfe anche in presenza di condizioni atmosferiche estreme. (vedi fig.1)
La particolare traslucenza del materiale permette una trasmissione della luce solare di circa il 40%, contro il 13% dei tessuti spalmati in pvc e il 25% di quelli in vetro/ptfe. (vedi fig.2).

Comportamento al fuoco
Il materiale non è infiammabile e non supporta la fiamma in ambienti che contengono quantitativi di ossigeno inferiori al 95% come dimostrato dai numerosi test internazionali di infiammabilità eseguiti sui provini. Il materiale è stato testato, con risultati eccellenti, dai seguenti test di infiammabilità : ASTM E84, ASTMJ E108 NFPA 701(Stati Uniti), BS 476 Parte 3, Parte 5, Parte 6, Parte 7 (Gran Bretagna), NF P 92-503 M1 (Francia), DIN 4102 B1/A2 (Germania).
A differenza del pvc, il ptfe non necessita dell’aggiunta di plasticizzanti, stabilizzanti e catalizzatori per migliorare le sue proprietà, inoltre è privo di cloro e non contribuisce all’aumento del buco nell’ozono, è innocuo al contatto con la pelle e inodore. La sua resistenza , durabilità e la sua facile riciclabilità contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale e le operazioni di manutenzione e pulizia.

Lavorazione:
L’estrema resistenza e inerzia del prodotto rendono più difficili le operazioni di lavorazione e saldatura necessarie per la realizzazione delle membrane per tensostrutture. Il prodotto deve essere specificamente trattato in corrispondenza delle linee di saldatura per permettere una migliore aderenza. Il processo di saldatura a caldo avviene in due fasi. La prima consiste nella pulitura del supporto in modo che tracce di polvere o grasso compromettano la buona riuscita della saldatura. L’operazione di pulitura avviene solitamente utilizzando specifiche sabbie abrasive e deve essere condotta con grande attenzione per non rovinare i bordi del telo che si consiglia di ricoprire con un nastro protettivo. La fase di saldatura avviene mediante la sovrapposizione dei lembi di tessuto con l’interposizione di un film dello stesso materiale che viene scaldato a circa 230°C e sottoposto ad una pressione variabile tra 35 e 103 KPa per un intervallo di tempo di 20-90 sec.La difficoltà di lavorazione e il costo elevato del tessuto, (circa 80-100 euro/mq, 10 volte più alto di un tessuto in poliestere/pvc) fanno sì che queste membrane incidano per una quota molto bassa sul volume di mercato, anche se si tratta di prodotti di alta qualità e adatti soprattutto ad applicazioni in cui sia richiesta una lunga durata.

CREDITS
testi a cura di: Cristina Mazzola
FONTI BIBLIOGRAFICHE E DELLE ILLUSTRAZIONI
A.A.V.V., Quaderni del manuale di progettazione edilizia: i materiali sintetici, Hoepli editore, Milano, 2003.
Cecilia Cecchini, Plastiche: i materiali del possibile, Alinea editrice, Firenze, 2004
Mazzola C., Zanelli A., Involucri innovativi : l’architettura si veste di stoffa, FRAMES n°126 /2007, Faenza Editrice
Mazzola C., Zanelli A., Un nuovo protagonista nel settore dei tessili tecnici : il ptfe espanso.Tenda In &Out  n. 5/2006
Zanelli A., Progettare con le membrane, Maggioli editore , Rimini, 2007
Fig.1-5: www.gore.com

PRINCIPALI PRODUTTORI DEL MATERIALE DI BASE:
PTFE
Asahi Glasi – www.fluon.jp
Asahi Glasi - www.fluoropolymers.uk.com
Dyneon – www.dyneon.com
Dupont – www.dupont.com
Daikin – www.daikin.com
PRINCIPALI PRODUTTORI DI PRODOTTO FINITO
tessuto in PTFE espanso
Gore: www.gore.com
 
 
 
 
 
DOCUMENTAZIONE TECNICA DEI PRODUTTORI (in formato .pdf)
 
 
 
DOCUMENTAZIONE TECNICA DEI PRODUTTORI (in formato .pdf)