Il padiglione è stato progettato per la “Autostadt” di Wolfsburg.

Esso può considerarsi uno dei tanti esempi di impiego del pneumatico al limite tra opera architettonica e istallazione artistica.

È composto da una successione di trentasette archi pneumatici in PVC, tutti diversi tra loro per dimensione e forma, affiancati a formare un tunnel curvo e irregolare.

Lo spazio così ottenuto è una sorta di “percorso sensoriale” attraverso cui lo spettatore è invitato a camminare.

Gli archi poggiano su una base dalla quale proviene una fonte di luce che li illumina internamente. Anche il pavimento è retroilluminato, per accentuare la sensazione di leggerezza.

Il percorso permette diverse esperienze luminose e acustiche. A tutto ciò è possibile aggiunge l’inserimento di nebbia artificiale che contribuisce a aumentare la sensazione smarrimento in uno spazio totalmente smaterializzato ed effimero.

Anche i diaframmi che separano l’interno e l’esterno sono interamente in pneumatico.