Kingsdale School
2003,Dulwich,UK
Progetti contemporanei
Committente:

RIBA (Royal institut of British architects)

Progettisti: De Rijke Morsh Morgan
Consulenti al progetto:

Michael Hadi associates (struttura)

Fleming and Barron (Acustica

Prodotto: Membrana di ETFE
Produttore: Foiltec
Confezionatore: Foiltec
Installatore: Fulcrum consultino  
Funzione dell’edificio: Edificio scolastico
Superficie coperta: 3.200 mq
Forma della struttura: Modulare
Zona climatica: Temperata –Inverni freddi,estati miti
Funzione
della membrana:
opertura,involucro

 
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La Kingsdale School  è situata nel sud est di Londra, era un edificio ormai inusuale, riqualificato nel 2003.

La situazione del complesso era del tutto inappropriata per i 1.200 studenti che vi erano iscritti. Per i seguenti motivi  ad intervenire nei confronti dell’istituto fu la RIBA (Royal institut of british architects), il quale organizzò un concorso di architettura che fu vinto da De Rijke Morsh Morgan (dRMM).

L’edificio ha una piante rettangolare di 3.200 m2, che circonda un doppio cortile centrale.

Ed è proprio questa parte che è diventata il fulcro del progetto di De Rijke: riqualificare tutta la parte centrale in modo da garantire una migliore organizzazione distributiva.

L’atrio centrale viene cosi chiuso e coperto da un nuovo involucro  trasparente che fornisce all’ambiente una nuova identità e un nuovo ruolo all’interno dell’istituto:diventerà cosi un luogo di ritrovo e di socializzazione per gli studenti e un luogo di raccordo per  i vari ambienti della scuola.

Al cento del cortile sarà posto un grande elemento geodedico, con la funzione di auditorium.

La copertura è trasparente, questa permette così di sfruttare l’ambiente in qualsiasi mese dell’anno, sia che ci sia un sole molto forte, sia che nevichi o piova, poiché  lo protegge dagli agenti atmosferici  e controlla passivamente la temperatura del grande volume, conferendoli così la capacità di essere

uno “SPAZIO-FILTRO tra ambiente interno ed ambiente esterno.

Si viene così a risolvere il problema della ventilazione all’interno dell’edificio, in quanto in tale maniera si può regolare il clima a seconda della necessità del periodo.

La copertura è la vera grande innovazione di questo progetto.

I progettisti analizzarono varie soluzioni  di utilizzo di materiali,e alla fine hanno optato per l’utilizzo di una membrana in materiale plastico, ETFE, ottima per le sue qualità ottiche e la sua leggerezza, pesa infatti 25 kg/m2.

La  copertura di quasi 3.200, è composta da elementi gonfiati con aria compressa deumidificata, a diversa pressione per garantire l’isolamento e resistere alla forza del vento.

E’ un involucro intelligente: una pelle multistrato variabile che permette di controllare il guadano solare e adattarsi alla presenza più o meno elevata delle radiazioni, cambiando il coefficiente di trasmissione solare secondo la situazione climatica. Infatti il tetto reagisce alla luminosità del sole, proteggendo l’atrio dai raggi più forti e rendendo la membrana opaca quando necessario.

De Rijke ritenne necessario inserire tre strati di etfe, dove i due superiori sono stampati con  strisce  di color grigio argentee coprenti per ridurre l’irraggiamento solare.

Quando i cuscini son o totalmente gonfi, gli strati stampati lasciano passare il 50% della luce naturale, quando invece sono sgonfi la luce la luce può essere ridotta al 5%.

La struttura di supporto della membrana sintetica è formata da elementi sottili in acciaio curvato, rinforzata da altri elementi.
CREDITS
Federica Rongone
FONTI BIBLIOGRAFICHE
Costruire, Marzo del 2006,Institui of celle and molecular science,Londra
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FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI

www.ribafind.org

www.drmm.co.uk

www.foiltec.de

www.flemingbarron.co.uk