Lavorazioni
Processo di finissaggio per laccatura
FASE 3: PRODUZIONE DEL MATERIALE FINITO
TIPO DI PROCESSO PRODOTTO IN USCITA
Laccatura Tessuto poliestere/PVC
Tessuto vetro/PTFE
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DEFINIZIONE DEL PROCESSO
Per finissaggio di un tessuto tecnico si intendono quelle operazioni di trattamento superficiale che rifiniscono il tessuto rivestito (materiale di base più rivestimento primario) migliorandone proprietà quali la resistenza agli agenti atmosferici, la facilità nelle operazioni di pulitura, la qualità estetica.

Laccatura

Attraverso la laccatura il tessuto rivestito viene finito con l’applicazione di uno strato superficiale protettivo (detto anche top coat), particolarmente resistente agli agenti atmosferici e ai raggi UV ed in grado di aumentarne la resistenza allo sporco e facilitarne la pulibilità.

“Il trattamento superficiale è specifico, in relazione alla natura chimica dei rivestimenti, in modo da permettere la giunzione e la sigillatura di pannelli di tessuto diversi (oltra alla stampa dove necessario), grazie alla compatibilità chimica dei singoli componenti.

Il rivestimento superficiale è generalmente costituito da materiali polimerici. Per tessuti in poliestere/PVC si usano materiali quali l’acrilico, il fluoruro di polivinilidene (pvdf) o il fluoruro di polivinile (pvf). Per i tessuti in fibra di vetro/ptfe si usa il fluoroetilenepropilene (fep). …

… nel 2006, è stato messo a punto un innovativo sistema di laccatura, adatto per i tessuti in fibra di vetro /ptfe, a base di biossido di titanio, allo scopo di migliorare la bellezza del tessuto nel tempo.” (Forster,  Mollaert, Zanelli 2007)

Il processo avviene attraverso un cilindro rotante a più punti scabro, che viene imbevuto per immersione in una vasca e spalma il tessuto in movimento su rulli trasportatori.

Lacche standard acriliche. Si differenziano a seconda del veicolo che può essere acqua oppure solvente (mek). Le seconde sono le più comunemente usate, ma sono anche le più tossiche.

Lacche in PVDF: protegge il pvc da ingiallimento e attacco agenti esterni. In queste viene aggiunto un additivo per migliorarne le proprietà di resistenza. Spesso le resine vengono tagliate e corrette con additivi dalla ditta che fa la spalmatura. Solitamente si realizzano lacche ibride in acrilico e pvdf poiché troppo pvdf pregiudica la saldabilità del tessuto. Per esempio il prodotto Rotofluo P ha un finish solo in pvdf ( difficile da saldare), deve essere quindi carteggiato prima della saldatura a caldo o ad alta frequenza.

Di solito la laccatura è trasparente e viene calandrata per conferirle lucidità. La calandra è composta di cilindri uno in gomma e uno in acciaio, che viene raffreddato per permettere l’asciugatura e il fissaggio del materiale.

Successivamente il tessuto passa attraverso due banchetti di laccatura con relativi forni che hanno la funzione di fissare il rivestimento sulle due facce del tessuto.

Al termine del processo su una bobina di accumulo di 2000m viene arrotolato il tessuto finito e timbrato con il marchio dell’azienda.

CREDITS
Testi a cura di: Francesca Plantamura e Cristina Mazzola
FONTI BIBLIOGRAFICHE
AAVV, “Manuale di Progettazione edilizia - Vol. 5: Materiali e Prodotti”, Hoepli, 1999, Milano
H. Saechtling, “Manuale delle materie plastiche”, ed. Tecniche Nuove, 2006, Milano
B. Forster, M. Mollaert, Tensinet, “Progettare con le membrane”, Edizione italiana a cura di A. Zanelli,  Maggioli Editore, 2007, Milano
 
 
 

FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI

Fig. 1: tratta da AAVV, Hoepli  1999

Fig. 1: tratta dal sito dell’ American Fiber Manufacturers Association