I precursori delle scocche in architettura: Eladio Dieste /2
1917 – 2000 d.C.
Scoperte invenzioni innovazioni
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L’attività progettuale di Dieste è riconducibile alla tendenza innovativa presente in Italia con le sperimentazioni nell’ambito del cemento armato e i progetti di Pier Luigi Nervi e Riccardo Morandi. Al di là delle scelte materiche c’è un filo conduttore che li unisce: un identico atteggiamento nei confronti del progetto, ovvero la forma ha sempre un nucleo originario costituito da una intuizione complessiva della struttura e il progetto viene sviluppato ed elaborato come conseguenza di questa intuizione.

Dieste ha sempre portato avanti la ricerca sulle potenzialità della muratura armata in laterizio.  Il laterizio armato è una novità strutturale che è possibile con attività artigianali, in cui la modalità di posa in opera del mattone fa sì che il protagonista strutturale divenga la superficie (pareti volte,etc.) e non come nelle strutture industrializzate in cui predominano le trame piane (nervature, prismi).


La scelta del mattone rispetto al calcestruzzo è motivata da Dieste per una serie di motivi: elevata resistenza meccanica per un prodotto disponibile anche in tutti i paesi sottosviluppati; elevata leggerezza; modulo d’elasticità minore del calcestruzzo e quindi maggiore adattabilità alle deformazioni; durabilità migliore e miglior comportamento agli sbalzi termici; buon isolamento termico; buon comportamento acustico; migliore capacità d’irraggiamento; costo minore; lavorazione insita nella tradizione dei muratori. A partire dalla tecnica del laterizio armato ha sviluppato alcuni tipi di strutture: un particolare tipo di volta gaussiana a doppia curvatura, chiamata dallo stesso progettista volta “gausa”, la volta autoportante e infine la torre tronco-conica. Nei progetti della chiesa di San Pedro a Durazno e della chiesa di Atlántida, Dieste estende la sua ricerca anche alle murature, ma lo studio delle volte e delle torri rimane il campo in cui la sua attività ha raggiunto i risultati innovativi più rilevanti.

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CREDITS
Testi a cura di: Carol Monticelli

Eladio Dieste
Terminal di autobus a salto, 1980, uno spazio di 900 mq. coperto da 5 volte autoportanti appoggiate su una sola fila centrale di pilastri in cemento armato, da cui le volte si sbalzano su ogni lato per 15m.
FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI

Daguerre M. (a cura di), Eladio Dieste (1918-2000), Electa, Milano, 2003.

 
FONTI BIBLIOGRAFICHE

Campioli A, Senza dettaglio: architetture di Eladio Dieste, in Costruire in Laterizio, n. 52-53, luglio-ottobre 1996.

 Daguerre M. (a cura di), Eladio Dieste (1918-2000), Electa, Milano, 2003.
 Dieste E., Eladio Dieste : innovation in structural art, New York, Princeton Architectural Press, 2004.
 Giovannardi F.,  Eladio Dieste: un'ingegneria magica, Borgo San Lorenzo, 2007.