glossario nautico                         m                          
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  MADIERE
ossatura in legno posizionata trasversalmente alla chiglia; unendo due costole forma un'ordinata.
     
  MAGLIA
anello di catena.
     
  MANICA A VENTO
presa d'aria collocata in coperta, dotata di cuffia girevole al fine di evitare l'entrata d'acqua sottocoperta.
     
  MANIGLIA
attrezzatura usata per unire due anelli dalla forma ad U e la cui apertura viene regolata da una copiglia avvitabile.
     
  MANO DI GRASSO
detta anche "mezza mano" perchè si riferisce alla parte più concava della randa, subito in prossimità del boma; prendere la mano di grasso significa togliere dall'area esposta al vento la parte più grassa, ovvero smagrire la randa.
     
  MANO DI TERZAROLI
una porzione della randa (o anche dei fiocchi) che si può ammainare e raccogliere tenendola ben serrata con 1'ausilio di cimette dette matafioni. Prendere i terzaroli (prima, seconda e a volte anche terza mano) significa ridurre progressivamente l'area della randa esposta al vento.
     
  MANOVRE CORRENTI
l'insieme delle cime utilizzate per issare e tesare le vele (scotte, drizze, amantigli, ecc.).
     
  MANOVRE DORMIENTI
I'insieme dei cavi (fissi e in tensione) che sorreggono l'albero (drizze, stralli).
 
  MARCONI
attrezzatura velica così denominata perchè le imbarcazioni attrezzate con questo tipo di vele ricordavano le antenne della radio inventata dallo scienziato italiano: è l'attrezzatura usata su tutte le moderne imbarcazioni a vela.
 
  MARGHERITA, NODO
nodo utilizzato allo scopo di accorciare una cima così da evitare di tagliarla.
 
  MARRA
uno dei bracci dell'ancora. il cui scopo è di affondare nel terreno.
 
  MASCONE
parte prodiera (di dritta o di sinistra) della barca, subito a poppavia della prua.
 
  MASTRA
foro praticato sulla coperta o sulla tuga per far passare l'albero, che in questo caso si dice passante (con piede in chiglia).
 
  MATAFIONE
cimetta utilizzata per legare la vela dopo aver preso una o più mani di terzaroli.
     
  MATT
fibra di vetro pressata a stuoia e utilizzata nella costruzione delle barche in vetroresina.
     
  MEOLO
sottile sagola fatta passare all'interno di una guaina cucita lungo la balumina; tesando o lascando il meolo è possibile evitare il fileggiare della vela o variare la sua concavità lungo la caduta poppiera.
     
  MERLINO
sottile cavo utilizzato per cuciture a mano.
 
  MEZZANA
Vela quadra inferiore dell'albero di mezzana, e anche la vela di taglio di tale albero, quando non ha vele quadre.
 
  MEZZO COLLO
dare volta a una cima facendogli fare un mezzo giro su se stessa, ad occhiello, così che il corrente passi sempre sotto e tenda ad autostrozzarsi; è la forma più semplice di nodo.
 
  MEZZO MARINAIO
lunga asta utilizzata nelle manovre di ormeggio per recuperare un cavo (mediante un gancio) o per allontanarsi (facendo forza sul puntale).
 
  MIRAGLIO
struttura verticale aggiunta ad un segnalamento per renderlo più facilmente avvistabile.
 
  MOSCHETTONE
gancio apribile usato per incocciare una drizza o per ingarrocciare una vela: quello usato per il fiocco è chiamato garroccio.
 
  MURA l'angolo di mura (detto anche bugna) è l'angolo anteriore in basso di una vela, sia essa randa o fiocco. e viene fissato nel punto di mura: quest'ultimo si trova alla base dello strallo per le vele di prua e alla congiunzione tra albero e boma per la randa. Nei moderni yachts la mura del fiocco e quella di randa si trovano entrambe lungo l'asse longitudinale della barca, per cui con i termini mura a dritta o mura a sinistra viene inteso che il vento colpisce rispettivamente il lato destro o quello sinistro dello scafo; cambiare di mura è quindi sinonimo di virare di bordo.
 
  MURATA
il fianco dello scafo.
 
  MUSONE
è la ferramenta che si trova a prua estrema e generalmente composta da un unico blocco con l'attacco per lo strallo e il passacatena dell'ancora.
 
  MYLAR
pellicola di poliestere utilizzata per confezionare vele per vento leggero: la sostituzione del tradizionale tessuto con una pellicola comporta l'ottenimento di una vela con un coefficiente di elasticità uguale lungo ogni direzione di sollecitazione, ovvero senza maggiore allungamento e deformazione nel senso della trama.